Due donne, quando si ritrovano, fanno comunella e si raccontano di tutto. Se sono mamme, poi, è impossibile che non vadano a toccare l’argomento figli.
Ognuna, giustamente, tira l’acqua al suo mulino, specie se si tratta di ragazzi e non di bambini, quindi con una strada lavorativa ben precisa.
Ognuno prende la sua strada, c’è chi si realizza in un modo e chi in un altro. Ma torniamo alla barzelletta. Due donne stanno parlando dei rispettivi figli. Ad un certo punto una domanda:– Mio figlio è laureato e il tuo ?L’altra risponde:– Mio figlio no! Ha lasciato la scuola a tredici anni!
La prima allora, con tono sprezzante continua: – Mio figlio fa il dentista e guadagna 150.000 euro all’anno e il tuo? E l’altra:– Mio figlio è gay, non lavora, ma si fa mantenere da un dentista che gli passa 10.000 euro al mese!!!
Ovvio che la barzelletta è un’esasperazione della realtà ma un fondo di verità c’è .La competizione è donna e quando si parla di figli, emerge in toto. Ognuno elogia il proprio ed è evidente che, in questo caso, hanno avuto fortuna in modo diverso: il primo realizzandosi, il secondo, invece, facendo leva sul suo compagno che lo mantiene. E’ questione di scelta, quindi non siamo qui a puntare il dito, né a sindacare perché il mondo è bello in quanto vario. Ovviamente , l’obiettivo è quello di strappare un sorriso, specialmente di lunedì, quando il tempo fa letteralmente schifo come oggi. Se vi è piaciuta questa barzelletta, continuate a seguirci per nuove freddure, dunque stay tuned!