La premier ha commentato l’accaduto intervenendo all’evento La Ripartenza, organizzato dal giornalista Nicola Porro a Milano. “Quello che sta accadendo è un danno alla nazione, alle sue opportunità e questo mi manda ai matti. A chiunque nei miei panni di fronte a questa vicenda cadrebbero un po’ le braccia”.
“L’atto era chiaramente un atto voluto – ha rimarcato -, tutti sanno che le Procure in queste cose hanno la loro discrezionalità come dimostrato da numerosissime denunce di cittadini contro le istituzioni e su cui si è deciso di non procedere con l’iscrizione nel registro degli indagati, come negli anni del Covid“.
“Ci sono dei giudici che vogliono decidere le politiche industriali, dell’immigrazione, della giustizia. Vogliono governare loro, ma il punto è che se sbaglio io gli italiani mi mandano a casa, mentre a loro nessuno può dire nulla. La magistratura è una colonna portante della nostra Repubblica, ma nessun edificio si regge su un solo pilone”.