VIRUS INTESTINALI E RESPIRATORI, È BOOM DI CASI IN ITALIA
In queste ultime settimane sembrano essere aumentate improvvisamente le infezioni causate da virus intestinali e respiratori. Come si sa, il mese di marzo è infatti la stagione dei malanni, ma difficilmente si erano mai registrati dei numeri simili.
In queste ore, i maggiori esperti del Paese hanno espresso una certa preoccupazione per lo scenario che si sta configurando in Italia, dove gli ambulatori medici sono sempre più intasati da casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea e da infezioni respiratorie simili a quelle causate dal Covid.
Tra dicembre e gennaio la stagione influenzale è stata piuttosto virulenta. Centinaia di migliaia di italiani sono stati costretti a letto con la febbre ed il raffreddore, ma non sono stati pochi ad essere costretti anche al ricovero ospedaliero. In questi giorni si sta configurando nuovamente uno scenario simile ed occorre quindi correre ai ripari per sventare un nuovo scenario emergenziale.
Tuttavia, le ultime indicazioni riferite dagli esperti non sembrano essere affatto rassicuranti. Anzichè migliorare, la situazione potrebbe aggravarsi a cavallo di marzo ed aprile, dove si attende l’arrivo di un nuovo picco influenzale che potrebbe acuire questa situazione sanitaria già piuttosto precaria.
Questo boom di casi di virus intestinali e respiratori rischia di compromettere nuovamente il nostro sistema sanitario, già minato da tanti anni di Covid e di pandemia. A dire la loro su questa nuova ondata di malanni di stagione ci hanno pensato esperti del calibro di Matteo Bassetti e Gianluca Pregliasco. Vediamo che cosa hanno detto
Nelle ultime settimane si era registrata una discesa delle infezioni, ma a complicare la situazione sono sopraggiunte delle condizioni metereologiche avverse. I continui sbalzi di temperatura di questo periodo, dove si passa troppo repentinamente da giornate soleggiate ad abbassamenti di temperatura improvvisi, rappresentano un terreno fertile per aumentare i malanni di stagione, quest’anno decisamente preoccupanti.
A fare il punto della situazione ci ha pensato il noto esperto di malattie infettive Matteo Bassetti: “Abbiamo tantissime infezioni intestinali da microrganismi diversi che possono essere virali come il norovirus, rotavirus, adenovirus enterici e astrovirus, quindi non c’entra nulla con il periodo dell’influenza di dicembre-gennaio e un eventuale colpo di coda. L’influenza intestinale ora è fisiologica e si diffonde facilmente nelle scuole e negli asili e poi si porta a casa”.
Per il direttore malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova ci troviamo di fronte ad uno scenario che non deve allarmare: “In questo periodo c’è una commistione di virus diversi, oggi l’influenza è minoritaria e ci sono virus intestinali insieme anche ai batteri. È la normale circolazione pre-Covid, ora dopo quattro anni dall’emergenza ci facciamo più caso. A marzo-aprile c’è sempre stato un aumento dei casi di infezioni intestinali”.
Gli fa eco Fabrizio Pregliasco, che ricorda l’incidenza del clima sulla salute: “Quest’anno siamo già a più di 12 milioni di casi di infezioni respiratorie registrati nella stagione, con un cocktail davvero e ampio e diversificato di cause, con molta influenza H1N1, un po’ di Covid, un po’ di virus respiratorio sinciziale, rinovirus ed altri. Siamo, per fortuna, in una fase di discesa delle infezioni – nella cornice generale – ma anche questo tempo meteorologico un po’ incostante non aiuta e quindi stiamo assistendo ad un colpo di coda con molti nuovi casi”.
A fine marzo ed inizio aprile è atteso l’arrivo dell’influenza B, che colpisce soprattutto i bambini e i ragazzi. Gli esperti consigliano di fronteggiarla idratandosi spesso durante la giornata e provare ‘a saltare i pasti se non si ha appetito o mangiare poco’.