Veltroni da Fazio: “Democrazia è scuola pubblica. Le dittature vogliono gente che obbedisce”
In vista del 25 aprile, Walter Veltroni scuote il clima politico italiano con una serie di dichiarazioni provocatorie durante la sua ospitata nel programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio. L’ex segretario del Partito Democratico ha utilizzato l’occasione per sottolineare l’importanza della memoria storica, dell’antifascismo e del valore della scuola pubblica, lanciando un preciso attacco all’attuale governo guidato da Giorgia Meloni.
“Essere antifascisti significa essere italiani”, ha esordito Veltroni, sottolineando la differenza tra ciò che rappresentava il fascismo e la Resistenza. La sua affermazione ha strappato applausi dal pubblico presente in studio e ha aperto un vivace dibattito sul significato di libertà e identità nazionale. “Nessuno deve dimenticare che i nazisti in Italia furono portati dai fascisti. C’era una parte sbagliata, quella che ha tolto la libertà, e una parte giusta”, ha aggiunto, chiarendo la sua posizione in un momento critico per il dibattito pubblico.
“Essere antifascista significa essere italiano.”@VeltroniWalter sul 25 aprile e su “Iris, la libertà”, romanzo sulla partigiana Iris Versari a #CTCF @RizzoliLibri pic.twitter.com/NNKsWgEcNw
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 13, 2025
Tra le frasi che hanno suscitato maggiore attenzione, Veltroni ha affermato: “La differenza tra le dittature e le democrazie è tutta qui: le democrazie vogliono che la gente studi, che coltivi il dubbio. Le dittature vogliono solo persone che credono, obbediscono e combattono. E questa cosa riguarda anche il presente”. Un messaggio che, pur senza menzionare il governo Meloni direttamente, è stato interpretato da molti come una critica alle attuali politiche in materia di istruzione.
La reazione sui social non si è fatta attendere, con diversi utenti che hanno colto l’affondo come un chiaro attacco all’esecutivo attuale. Anche Fabio Fazio, moderatore del programma, ha scelto di non commentare, lasciando le parole di Veltroni a risuonare nell’aria come un invito alla riflessione.
Dalla parte della destra, Matteo Salvini ha già anticipato una possibile reazione alle dichiarazioni. Il vicepremier aveva infatti espresso un timore nei giorni scorsi, avvertendo che “in vista del 25 aprile prepariamoci, perché le proveranno tutte pur di infangare”. Le parole di Veltroni, apparse quasi profetiche alla luce degli accadimenti, sembrano confermare una dinamica di attacco e difesa pronta a scatenarsi attorno all’anniversario della Liberazione.