“Ve lo chiedo per favore”. Chiara morta per la statuetta, spunta il video choc: il disperato appello del papà
Si svolgeranno martedì 24 settembre alle 10.30 nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle a Padova i funerali di Chiara Jaconis, la ragazza morta martedì 17 settembre a Napoli. Una tragedia che ha colpito la famiglia della trentenne, il fidanzato che si trovava insieme a lei ma anche tutta la città di Napoli, che ieri ha organizzato una fiaccolata per ricordare Chiara e si è unita in un grande abbraccio al padre che ha voluto ringraziare tutti per la vicinanza.
Una terribile disgrazia. Due giorni prima Chiara Jaconis era stata colpita alla testa da una pesante statuetta in onice precipitata da un palazzo mentre passeggiava con il fidanzato nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Nonostante il ricovero d’urgenza e un intervento chirurgico, la giovane non ha mai ripreso conoscenza ed è morta.
Chiara Jaconis, in rete il video dell’incidente. Il padre: “Vi chiedo di rimuoverlo”
Le indagini per la morte di Chiara Jaconis ha portato alle iscrizioni nel registro degli indagati. Si tratta – come riportano Corriere e Repubblica – dei genitori del bambino che avrebbe lanciato il pesante oggetto che si è infranto su un balcone. I pm Ciro Capasso, Raffaele Barela e Vincenzo Piscitelli vogliono accertare quanto avvenuto in quella casa di via Santa Teresella degli Spagnoli.
Alla famiglia si è arrivati grazie a un filmato, della durata poco meno di un minuto, che riprende dall’angolatura della stradina, vico Teresella agli Spagnoli fino all’incrocio con via Sant’Anna di Palazzo, il percorso dei due ragazzi, trolley e borse in mano, ai Quartieri Spagnoli. Il video è stato pubblicato sui social e in pochissimo tempo è diventato virale. Un video che per la famiglia di Chiara Jaconis è stato un colpo al cuore. Il padre, infatti, ha chiesto la rimozione.
“Vorremmo che i video riguardanti Chiara che circolano sulla rete, specialmente quello in cui è ripresa mentre viene colpita dal vaso, vengano rimossi dal web in quanto anche accidentalmente si tratta di immagini troppo forti per noi e non vorremmo più vederli. In questo momento facciamo innanzi tutto appello alla comprensione umana. Spero si capisca che per noi sono immagini strazianti”, ha detto Gianfranco Jaconis parlando con l’ANSA.