VARIANTE ERIS, IN OLTRE LA METÀ DEI CASI È IL PRIMO SINTOMO
Come abbiamo imparato in questi anni il Covid può manifestarsi con una serie di sintomi diversi. Cambiano da variante a variante. Nei primi mesi della pandemia il sintomo più comune era la perdita dell’olfatto, quindi ci si allarmava allorquando si manifestava tale sintomatologia.
Con il passare del tempo e a causa dell’arrivo di varianti sempre diverse i sintomi sono cambiati. Per quanto riguarda la variante Eris gli esperti stanno ancora studianto i sintomi che arrivano per primi, e che praticamente comparirebbero già una settimana prima della stessa infezione.
Sintomi insomma che ci fanno capire come il nostro corpo possa essere stato contagiato dalla Eris. In primis gli scienziati hanno notato che nella stragrande maggioranza dei nuovi casi Covid-Eris i sintomi più comuni che compaiono per prima sono mal di gola e naso che cola. Sintomi tipici del raffreddore, ovvio, ma che nel caso della Eris possono nascondere l’infezione da Covid. Questi sintomi compaiono con una percentuale di oltre il 40% nei pazienti affetti dalla variante Eris.
Altri sintomi comuni, ma che comparirebbero dopo i due sopra elencati, sono naso chiuso, starnuti, tosse secca, mal di testa, tosse grassa, voce rauca, dolori muscolari e articolari e, meno frequentamente, alterazione di gusto e olfatto.
Il sintomo meno comune è la febbre. Non sempre infatti con le nuove varianti del Covid si ha le febbre, si possono soltanto avere i sintomi sopra elencati e basta. Proprio a causa della sua difficile identificazione con un sintomo particolare è sempre bene eseguire un tampone se ci si trova nelle condizioni elencate in questo articolo, o se accanto ad un sintomo ne cominciano a comparire altri.
dolore e bruciore alla gola, starnuti più frequenti e mal di testa sono invece diventati segni più frequenti di infezione a cui prestare quindi molta attenzione.