Vaccino anticancro come “possibilità concreta contro la malattia”: ecco perché
Nuova luce all’orizzonte della medicina. Entro la fine del decennio sarà possibile curare il cancro e alcune malattie cardiache con vaccini aventi lo stesso principio utilizzato per combattere il Covid. L’annuncio da Moderna, qualche giorno fa, in un’intervista al quotidiano inglese The Guardian.
Riduzione della mortalità del 40%
Come per ogni novità, è bene andarci cauti. Ma, se tutto va come previsto, presto saranno già possibili terapie per alcuni tipi di cancro: la ricerca si è velocizzata grazie alla tecnologia a mRNA. A febbraio scorso, la Food and Drug Administrations, che si occupa della regolamentazione farmaceutica negli Usa, ha accelerato il processo per avviare l’utilizzo di un nuovo vaccino contro il melanoma avanzato nei pazienti con elevata probabilità di recidiva e di morte: la somministrazione combinata del farmaco e dei monoclonali ha ridotto la mortalità del 40%.
Tra entusiasmo e realismo
Se da una parte è incontenibile l’entusiasmo del responsabile della ricerca di Moderna Paul Barton, che parla di un vaccino «in grado di salvare milioni di vite», dall’altra scienziati e ricercatori invitano alla prudenza: è vero, il vaccino è una possibilità concreta e il suo funzionamento è stato spiegato dal dott. Giuseppe Novelli, genetista genetista all’Universita di Tor Vergata. Ma ci vorrà tempo. E soprattutto soldi.