“Una tragedia”. Quel sorpasso maledetto, poi lo schianto: Emiliano muore ad appena 21 anni

Un sorpasso maledetto, poi lo schianto. Emiliano muore a 21 anni. Una tragedia che ha lasciato sconvolta un’intera comunità e che ha distrutto una famiglia. A perdere la vita è stato Emiliano Pimpanini, operaio da pochi mesi alla Laseridea di Canavaccio, il paese dove viveva da sempre insieme alla sua famiglia, la mamma Silvia e il papà Giacomo, titolari della piadineria l’Aquilone a Lavagine di Urbino.

La famiglia, da sempre benvoluta, è stata strappata dalla quiete dopo la notizia terribile accaduta nella giornata del 15 giugno 2024. Il ragazzo era in sella alla sua moto enduro sulla strada per arrivare a Fermignano. Ad un tratto una Panda svolta improvvisamente a sinistra per il benzinaio e quindi lo schianto. Emiliano si accorge della macchina e tanta la frenata impossibile, poi però lo schianto atroce sulla fiancata della macchina. Che non gli ha lasciato scampo.

Un sorpasso maledetto, poi lo schianto. Emiliano muore a 21 anni

Era appena mezzogiorno e il giovane forse stava andando troppo forte per quella strada. Ora, le cause dell’incidente dovranno essere verificate dalla stradale di Urbino. Da quello che sembra, Emiliano Pimpanini stava superando le auto a velocità non eccessiva seppur non accertata quando, ad un tratto, si è trovato di fronte la Panda. Al suo interno un 40enne del posto.

Il 21enne allora, dopo lo schianto, è volato per metri fino ad andare a fermarsi addosso a una recinzione di un gommista. Il sindaco di UrbinoMaurizio Gambini ha detto: “Una tragedia terribile. La notizia della funesta scomparsa di Emiliano mi addolora nel profondo. Un fatto così grave colpisce anche tutta la nostra comunità”.

E ancora: “Ci stringiamo alla sua famiglia, a cui vanno le mie condoglianze personali e di tutta l’Amministrazione comunale. Anche l’altro candidato sindaco Federico Scaramucci ha espresso “le più sentite condoglianze per la morte del giovane Emiliano. Conosco bene le famiglie Pimpanini e Garbugli, famiglie di cuore che si sono sempre spese per la comunità”.