“Un paio di pa***”. Lite in diretta tra Mario Giordano e Selvaggia Lucarelli a È sempre Cartabianca
Caos durante la puntata di ieri di È sempre Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer in onda su Rete Quattro. Provvidenziale per frenare gli animi degli ospiti in studio è stata la pubblicità. L’argomento, piuttosto spinoso, i Ferragnez. Un crono storia dell’ex coppia dei sogni fino al caso pandoro che ne ha segnato la fine. Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Fedez, per la brutta storia legata al caso Iovino (e pare tanti soldi tirati fuori dal rapper per evitare la denuncia, ma si tratta di una voce da confermare) quanto di Chiara.
Chiara che è stata al centro dell’attenzione mediatica per il suo presunto flirt con il tennista tedesco Zverev, fresco vincitore degli Internazionali d’Italia. Secondo gli esperti gli indizi sono spari un po’ ovunque, ma nessuno degli interessati ha per ora conformato. Tornado alla puntata di ieri i toni si sono improvvisamente alzati.
È sempre Cartabianca, lite tra Giordando e Selvaggia Lucarelli
Quando Mario Giordano ha detto: “Fedez è sempre quello che cantava ‘io stupro la Moratti’, ‘io ammazzo Barbara D’Urso’, è rimasto lì”. Parole alle quali Selvaggia Lucarelli ha risposto: “Col senno di poi è facile parlare”. Giordano non ci sta e va all’attacco: “Col senno di poi, un paio di palle, Selvaggia“. Dopo questo momento arriva, salvifica, la pubblicità.
Al rientro i toni sono più calmi con Giordano che dice: “Il racconto dei Ferragnez, la soap opera, è un racconto falso. Fedez è rimasto quello che era. Questo ne dimostra la falsità di quando è stato poi fatto l’eroe delle battaglie civili. Quello che ci racconta la notizia di oggi è che lui è rimasto quello che era”. Parole alle quali Selvaggia Lucarelli ha aggiunto.
“Fedez con Chiara Ferragni si è comportato più da socio che da marito. Qualsiasi cosa loro dicessero, diventava una ripresa, un enorme titolo sulle homepage dei vari siti. Tutto veniva amplificato in maniera mostruosa e il loro attivismo era, in realtà, a bassissimo costo. La politica, soprattutto quella di sinistra, è scesa in campo a difendere Chiara Ferragni dagli attacchi di Giorgia Meloni ad Atreju. Era un centro potere che è stata tramutata in una ‘piccola privata cittadina’”.