“UN LAMPO DI LUCE”. PICCOLA KATA, IL LIETO ANNUNCIO POCO FA

Kata, la stupenda bambina peruviana scomparsa 15 giorni fa dall’ex hotel Astor, lo stabile occupato abusivamente e poi fatto sgomberare, è impressa in ognuno di noi.

Il suo dolcissimo volto, il suo sguardo curioso, hanno fatto breccia nei nostri cuori e tutti ci siamo chiesti che fine abbia fatto, sin da quando sono stati diramati i primi appelli e fornito l’identikit del suo aspetto e degli indumenti da lei indossati al momento della scomparsa.

Le due maxi perquisizioni nello stabile non hanno sortito l’effetto sperato, seppur i reparti speciali dei carabinieri abbiano perlustrato, in lungo e in largo, ogni singolo angolo dell’ex hotel, anche quelli più nascosti, quelli normalmente non di passaggio.

 

E’ stato scandagliato sul tetto, persino nei tombini, nei cassonetti . Di Kata neanche l’ombra e la sua storia, dal fortissimo clamore mediatico, sta infiammando la cronaca.

Poco fa, il lieto annuncio, quello che è stato definito “un lampo di luce”. Ma cosa sta accadendo? Ci sono novità riguardanti la piccola Kataleya Alvarez? Scopriamolo insieme nella seconda pagina del nostro articolo.

Nel giorno in cui il mondo cristiano celebra San Giovanni, l’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, non ha potuto non parlare, ancora una volta, della piccola Kata in quanto è proprio da Firenze, dall’ex hotel Astor, che di Kataleya Alvarez si sono perse le traccia da ormai 15 lunghi giorni. Più di due settimane di disperazione per una madre e un padre che chiedono di sapere cosa sia accaduto alla loro figlioletta.

Un incubo materializzatosi sabato 10 giugno, quando mamma Kathrina, al rientro da lavoro, non l’ha più trovata. E’ da allora che tutti coloro che hanno a cuore questo caso, trattandosi, secondo gli inquirenti, di sequestro, si stanno chiedendo dove sia la bimba, per quale motivo è avvenuto il suo rapimento e, soprattutto, se sia ancora viva.

Nell’omelia di San Giovanni, poco prima dell’inizio dei “fochi”, l’arcivescovo di  Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, sul lungarno della Zecca Vecchia, ha dichiarato:  “Devo dire che il mio cuore in questo momento è diviso perché da una parte questo è un momento di festa, non può essere altrimenti, dall’altro però tutti noi soffriamo per Kata che ancora non torna alla sua famiglia. Allora mi sono chiesto che significato possiamo dare ai fuochi che fra poco vedremo? I fuochi sono un lampo di luce nel buio, ecco l’auspicio allora è che ci sia un lampo di luce che illumini questa tragedia e che aiuti gli investigatori a ritrovare Kata e a riportarla ai suoi e a tutti noi”.

L’arcivescovo Bertori ha aggiunto: “C’è un altro pensiero però : i fuochi nascono da un pugno di polvere di pirite che finché rimane chiusa in se stessa non si vede, non serve a nulla, c’è bisogno di un pò di fuoco e da quel fuoco esplode la bellezza. Allora all’auspicio di prima permettete che unisca anche una esortazione affinché ciascuno di noi sia un fuoco per gli altri, sia davvero un’esplosione di luce, di gioia, di comunione con tutti noi”.

Parole molto toccanti, parole in cui è racchiusa la speranza del ritrovamento della piccola Kata da parte di chi, incessantemente, la sta cercando, riportandola viva e in ottima salute alla sua famiglia che, disperatamente, la sta cercando. Una speranza, questa, che ciascuno di noi ha.