Ucraina, approvate le conclusioni tra 26 Stati
Bruxelles – I leader dei 27 Stati membri dell’Unione Europea si sono riuniti a Bruxelles per affrontare questioni cruciali per il futuro del continente, con un focus particolare sulla crisi in Ucraina. Le conclusioni sull’argomento sono state approvate con il consenso di 26 nazioni, mentre l’Ungheria ha mantenuto la propria posizione contraria, come già accaduto in precedenti occasioni. Questo incontro segna un ulteriore passo avanti nel rafforzamento del supporto politico e militare all’Ucraina, nonostante le divergenze interne tra i membri dell’Unione.
Il Ruolo di Zelensky nel Consiglio Europeo
Il vertice ha avuto inizio con un intervento della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, prima di passare al tema principale: la guerra in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato alla riunione in videoconferenza dalla Norvegia, aggiornando i leader europei sulla situazione attuale e sulle recenti discussioni con l’amministrazione statunitense. Zelensky ha evidenziato l’importanza di un cessate il fuoco “verificabile” e ha aperto alla possibilità di negoziati di pace credibili, tema che ha suscitato un ampio dibattito tra i leader europei.
Il consenso generale tra i partecipanti ha riguardato la necessità di continuare a sostenere l’Ucraina sia politicamente che militarmente, nonostante l’assenza di negoziati di pace attivi. Molti leader hanno anche sottolineato l’urgenza di accelerare il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, un tema che rimane centrale nei colloqui tra Bruxelles e Kiev.
Collaborazione Internazionale e Questioni Globali
Dopo la discussione sulla crisi ucraina, i leader europei hanno partecipato a un pranzo di lavoro con il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Durante questo incontro, sono stati affrontati temi di rilevanza globale come il multilateralismo, la protezione degli oceani e le problematiche legate al cambiamento climatico e alla sicurezza alimentare. Il dibattito ha posto l’accento sulla necessità di una cooperazione internazionale più forte per affrontare le sfide globali, con l’ONU che gioca un ruolo cruciale nel coordinamento delle risposte.
Meloni e il Pre-Vertice ECR
La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha partecipato al vertice dopo aver preso parte a un pre-vertice dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR). Durante la riunione, Meloni ha co-presieduto un incontro sulla questione migratoria, coinvolgendo i leader di diversi Stati membri. Questo incontro ha confermato l’importanza di una gestione condivisa del fenomeno migratorio all’interno dell’UE.
Dichiarazioni di Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha definito il Consiglio Europeo come “giorni decisivi per l’Europa”, sottolineando la complessità delle sfide che l’Unione deve affrontare non solo in ambito geopolitico, ma anche economico e di sicurezza. Tra i temi discussi, il “Libro bianco” per la competitività e un nuovo piano europeo per la sicurezza, che saranno oggetto di dibattito nei prossimi incontri.
Incontro Bilaterale tra Meloni e von der Leyen
A margine del vertice, Meloni e von der Leyen hanno avuto un incontro bilaterale per discutere temi chiave, tra cui la competitività economica e il rafforzamento della difesa europea. Meloni ha evidenziato la necessità di coinvolgere il capitale privato per finanziare gli investimenti, citando il modello “Invest-EU” come esempio di strategia efficace. Inoltre, è stata sottolineata l’urgenza di creare strumenti finanziari comuni che possano supportare la crescita e la sicurezza dell’Unione, evitando squilibri tra i vari Paesi membri.
Conclusioni
Il vertice di Bruxelles ha rappresentato un momento cruciale per l’Unione Europea, con un forte impegno verso il supporto all’Ucraina e la creazione di un’Europa più forte e unita. Mentre le sfide rimangono significative, il dialogo e la cooperazione tra i membri dell’Unione appaiono più vitali che mai.