Tragedia in volo a Isola del Cantone: muoiono il poliziotto eroe Riccardo Muci e l’istruttore Giuseppe Gabbi

Nel pomeriggio di ieri, Isola del Cantone, nell’entroterra genovese, è stata teatro di una tragedia aerea che ha spezzato due vite. Un ultraleggero, decollato dal campo volo di Mazzè, in provincia di Torino, si è schiantato, causando la morte del poliziotto eroe Riccardo Muci, 38 anni, e dell’esperto istruttore di volo Giuseppe Gabbi, 64 anni. Entrambi erano legati a Roma, ma le loro storie personali e professionali si intrecciavano in modo unico.

Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo, in rotta verso Sutri, in provincia di Viterbo, avrebbe subito un’avaria, spingendo i piloti a tentare un atterraggio di emergenza. Tuttavia, il tentativo si è rivelato fatale. La magistratura genovese ha avviato un’inchiesta, affidando una consulenza tecnica per chiarire le cause dello schianto. Le ipotesi iniziali indicano un possibile guasto al motore o un cedimento strutturale come fattori scatenanti.

Riccardo Muci, un servitore dello Stato dal cuore grande, era noto per il suo coraggio. Originario della Puglia, si era trasferito a Roma, dove viveva con la compagna e il loro piccolo figlio. La sua fama era cresciuta nel 2018, quando, in un gesto eroico, si lanciò tra le fiamme di un’autocisterna esplosa a Borgo Panigale, salvando la vita a numerosi automobilisti. Questo atto di altruismo gli valse il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito, conferitogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Su Facebook, l’ultima foto pubblicata da Riccardo lo ritraeva nel suo amato ultraleggero, accompagnata da una frase che oggi risuona con un’intensità straziante: “Chiedimi se sono felice”.

Giuseppe Gabbi, colui che ha dedicato la sua vita al volo, era un istruttore altamente rispettato presso una scuola di ultraleggeri a Campagnano, alle porte di Roma. Con oltre 40 anni di esperienza, aveva guidato e formato numerosi appassionati, rendendo il cielo la sua casa. La sua passione per il volo si rifletteva nella dedizione con cui insegnava, e la sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’aviazione sportiva.

Le notizie dell’incidente hanno generato un’ondata di cordoglio in tutta Italia, in particolare tra le forze dell’ordine e gli appassionati di volo. La scomparsa di Riccardo e Giuseppe ha colpito profondamente le comunità a cui appartenevano, unendole nel dolore per una tragedia che ha avuto luogo nel cielo, ma che ha ferito profondamente la terra.

 

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