Tragedia del Natisone, le analisi sul telefono di Patrizia trovato funzionante: cosa c’è da capire
Tragedia del Natisone, il mistero delle telefonate di Patrizia al 112. Continuano anche oggi, giovedì 20 giugno, le ricerche di Cristian Molnar, il 25enne di cui si sono perse le tracce lo scorso 31 maggio fa durante la piena del fiume. Con lui c’erano anche Patrizia Cormos (20 anni) e Bianca Doros (23), i cui corpi senza vita sono stati ritrovati quando il livello dell’acqua si è abbassato.
Le drammatiche immagini dei tre amici abbracciati per non essere trascinati dalla furia del fiume hanno fatto il giro di tiggì e media. Ma ci sono tanti aspetti ancora da chiarire. Nei giorni scorsi il fratello di Cristian ha dichiarato che la famiglia spera ancora nel miracolo. Secondo alcune testimonianze il corpo del giovane potrebbe essere rimasto incastrato sotto alcuni massi. E poi c’è il giallo delle telefonate al 112.
Oltre alle ricerche di Cristian proseguono ovviamente le indagini per capire esattamente quello che è successo. Nella giornata odierna ci sarà il conferimento dell’incarico per la copia forense di quanto contenuto nel cellulare di Patrizia. La ragazza era stata la prima ad allertare i soccorsi chiamando il 112 per ben quattro volte.
Secondo quanto riportato dal Gazzettino potrebbero essere proprio le analisi sui dati recuperati dal cellulare di Patrizia a consentire di ricostruire quanto avvenuto dal momento delle chiamate all’arrivo dei soccorsi. In tutto Patrizia ha chiamato il 112 quattro volte: la prima telefonata c’è stata alle 13:29, mentre la seconda è fallita perché la linea è caduta subito. Si vuole capire Patrizia abbia parlato con più di un interlocutore mentre il livello d’acqua del Natisone si alzava sempre di più.
La Procura della Repubblica di Udine svolgerà questi accertamenti tecnici irripetibili sul cellulare di Patrizia, trovato ancora perfettamente funzionante in acqua. Al momento i carabinieri stanno portando avanti l’inchiesta per omicidio colposo e sulla scorta delle loro relazioni il magistrato ha disposto gli esami. Alle procedure per acquisire elementi potenzialmente fondamentali potranno partecipare i periti eventualmente nominati dalle famiglie delle vittime.