Tragedia del Natisone, il dolore del papà di Patrizia
Tragedia del Natisone, il dolore del papà di Patrizia – «Nulla mi può consolare». Sono queste le parole, raccolte dal Messaggero Veneto, del padre di Patrizia Cormos, la ragazza di 20 anni travolta e uccisa dall’ondata di piena del fiume Natisone, in Friuli Venezia Giulia. Assieme a lei, c’erano Bianca Doros, 23 anni, e Cristian Casian Molnar, 25 anni. La procura di Udine ha aperto un’inchiesta. (continua a leggere dopo le foto)
Tragedia del Natisone, il dolore del papà di Patrizia
Il padre di Patrizia Cormos era assieme a numerosi parenti: anche lui ha seguito in riva al torrente, per oltre 48 ore, le ricerche della figlia. «Sono rimasto qui, non volevo che la mia bambina si sentisse abbandonata», ha detto, in lacrime, l’uomo. Era nelle vicinanze del Natisone quando ha appreso del ritrovamento del corpo. (continua a leggere dopo le foto)
Natisone, le toccanti parole del papà di Patrizia
I vigili del fuoco hanno recuperato domenica mattina nelle acque del Natisone i corpi senza vita di due ragazze: Patrizia Cormos e Bianca Doros. I due corpi erano a circa 700 e 1000 metri dal punto dell’ultimo avvistamento. Ora all’appello manca solo il giovane Cristian Casian Molnar. Patrizia aveva convinto sua madre a lasciarla libera: «Io le avevo suggerito di non andare, perché era stanca. Ma lei aveva detto “stiamo solo un po’ insieme e facciamo qualche foto. Dai mamma, non arrabbiarti”», le parole della mamma della ragazza.
Tragedia del Natisone, il dolore del papà di Patrizia: le ricerche del ragazzo proseguono
«Le ricerche proseguono con tutte le risorse che abbiamo in campo. Non ci fermiamo finché non troviamo anche il terzo disperso. La speranza, seppur ridotta, è di trovarlo ancora in vita». Così all’Adnkronos Sergio Benedetti, vice comandante vicario dei Vigili del fuoco di Udine. «Le condizioni del fiume vanno via via migliorando perché l’acqua, seppur molto lentamente, adesso sta diminuendo. Ora c’é il sole, bisogna vedere però il tempo che fa a monte. Le ragazze le abbiamo ritrovate distanti tra loro, il primo corpo è stato trovato dai vigili del fuoco con le qualifiche di tecniche fluviali, perlustrando il fiume, il secondo invece lo hanno recuperato i volontari della Protezione Civile», ha aggiunto. (continua a leggere dopo le foto)
I soccorsi da sabato non si sono fermati
Da sabato i soccorsi non si sono mai fermati. I pompieri hanno setacciato la zona dove sono state trovate borsetta e cellulare di Patrizia. Uomini della protezione civile hanno pattugliato il fiume, due a due. Le condizioni avverse ha reso finora tutto molto più complicato.