TIROIDE DI HASHIMOTO, ECCO I SINTOMI A CUI PRESTARE ATTENZIONE

Imparare a conoscere i segnali lanciati dal nostro corpo è importante per poter avere la giusta diagnosi e la giusta terapia. E’ cosa nota che l’organismo umano sia come una macchina, emettendo delle spie rosse quando ha un problema. Nel corso degli anni sono stati fatti grossi passi avanti dalla scienza.

L’obiettivo è quello di mettere la gente in grado di conoscere tempestivamente i sintomi con cui una patologia si manifesta, correndo ai ripari prima che peggiorino, attraverso il ricordo ad esami strumentali ed ematici che mettono in luce la gravità della situazione.

Sicuramente avrete sentito parlare, svariate volte, di tiroidite di Hashimoto, detta anche tiroidite cronica autoimmune, una patologia cronica autoimmune piuttosto comune, causata da un’erronea risposta del sistema immunitario ai danni della tiroide che può provocare ipotiroidismo, ossia una produzione di ormoni tiroidei inferiore alla norma.

La patologia interessa, soprattutto, le donne di una fascia d’età compresa tra i 30 e i 50 anni ma come si può riconoscere? Quali sono i famosi segnali di fumo cui occorre far riferimento per poter prendere in tempo la patologia ed evitare che i sintomi si facciano più invalidanti, andando ad inficiare la nostra quotidianità?

Vediamo insieme, quali sono i sintomi riconducibili alla tiroidite di Hashimoto, anche perché essi hanno una severità molto differente tra loro e potrebbero essere confusi con patologie meno importanti.

La tiroidite di Hashimoto, è una condizione autoimmune cronica  che interessa la tiroide, per cui essa è presente per tutta la vita e determina una riduzione graduale della funzionalità della ghiandola. Ma come facciamo a riconoscerla?

Come precisato da mypersonaltrainer.it, i sintomi della tiroidite di Hashimoto comprendono affaticamento, umore basso, sensibilità al freddo, aumento di peso, stitichezza, pelle secca, diradamento dei capelli, unghie fragili, tiroide ingrossata e bassa libido.

Ad oggi non esiste una cura per la tiroidite di Hashimoto, sebbene l’ipotiroidismo possa essere trattato con farmaci sostitutivi dell’ormone tiroideo per tutta la vita. I sintomi, specifica il sito di riferimento,   all’inizio possono non presentarsi, dunque la paziente può essere asintomatica, pur comparendo il gozzo.

In alcuni casi, sin dall’inizio, si si possono riscontrare alcuni sintomi tipici della presenza di un eccesso di ormoni tiroidei in circolo. La tiroidite di Hashimoto è caratterizzata da sintomi che variano in maniera considerevole a seconda dello stadio della patologia e alla conseguente gravità dell’ipotiroidismo.

Chi ne è colpito, dice mypersonaltrainer.it , all’inizio potrebbe avvertire senso di debolezza e facile affaticamento,  sino a quando i sintomi si fanno più forti e invalidanti, in quanto possono comparire pelle pallida e fredda, ridotta tolleranza alle basse temperature, stitichezza, depressione, ipercolesterolemia, aumento di peso dovuto soprattutto a ritenzione idrica .

A gonfiarsi è soprattutto il viso mentre la voce diventa rauca. A questi sintomi vanno a sommarsi dolori e rigidità dei muscoli e delle articolazioni. Dal momento che la patologia è molto più diffusa di quanto si pensi, è doveroso imparare a conoscere come esordisce e a cosa si va incontro, in modo da intervenire tempestivamente, rivolgendosi ad uno specialista. Sebbene, ad oggi, non esista una cura, si può meglio convivere con i giusti consigli che solo un medico è in grado di fornire, quindi mai temporeggiare, in quanto la diagnosi precoce è fondamentale.