Terremoto di magnitudo 4.8 poco fa in Italia: la zona colpita
Terremoto di magnitudo 4.8 poco fa in Italia: la zona colpita – Torna a tremare la terra in Italia. Il nostro Paese ha, infatti, una pericolosità sismica medio-alta e una vulnerabilità elevata. Tutti i dettagli sulla scossa violenta verificatasi pochi minuti fa.

Terremoto di magnitudo 4.8 poco fa a Messina
Un terremoto di magnitudo compresa tra 4.8 e 5.3 è stato registrato oggi, venerdì 7 febbraio 2025, alle 16.19 (ora italiana), nella provincia di Messina. La forte scossa è stata sentita da tutta la popolazione dell’area interessata dal sisma. Al momento non si hanno notizie su danni a persone o cose. Gli aggiornamenti si susseguono.

Terremoto a Messina di magnitudo 4.8: avvertito anche a Palermo e Reggio Calabria
Un forte terremoto ha fatto tremare oggi la città di Messina. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa è stata di magnitudo 4.8. Si tratta di un dato definitivo. Ancora in fase di analisi la profondità dell’epicentro. Diversi utenti, su «X», hanno segnalato che il terremoto è stato avvertito nettamente, oltre che nella città di Messina, anche a Palermo e Reggio Calabria. «La mia tavola ha cominciato leggermente a traballare e vivo a Palermo», ha scritto un utente. E non si è trattato di una voce isolata.
Terremoto a Messina poco fa: la terra torna a tremare in Italia
L’Italia come dicevamo, ha una pericolosità sismica medio-alta. Le regioni con il maggiore rischio sismico sono: Zona 1 (rischio alto): Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Sicilia, Calabria. Fanno parte invece della Zona 2 (rischio medio alto): Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Appartengono alla Zona 3 (rischio medio basso): Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte. (continua a leggere dopo le foto)

Manca una consapevolezza diffusa dei rischi derivanti dai terremoti
«Manca una consapevolezza diffusa dei rischi derivanti dai terremoti nel nostro Paese e questo è il motivo principale della difficoltà nella messa a punto di politiche di prevenzione efficaci. Se manca questa consapevolezza difficilmente una Amministrazione Pubblica può convincere i cittadini a spendere soldi per un beneficio lontano come quello che può essere dato dalla prevenzione. Tanto più che, oltre che lontano nel tempo, il beneficio di cui si parla è poco tangibile: è il disastro che non si verifica. Come si può apprezzare questo beneficio senza la consapevolezza del rischio?», ha dichiarato Roberto Paolucci, esperto della Commissione Nazionale Grandi Rischi.