Terremoto Campi Flegrei, lo scenario peggiore: “Prepariamoci”
Terremoto Campi Flegrei, lo scenario peggiore. I Campi Flegrei sono una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli e del suo golfo. L’area è nota sin dall’antichità per la sua vivace attività vulcanica. È un antico supervulcano. Paura all’alba di oggi 27 Aprile 2024 per una nuova scossa di terremoto nella zona dei Campi Flegrei. La scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata registrata alle 5.44 ed è la più intensa di una sciame che sta interessando da mesi l’area.
Terremoto Campi Flegrei, lo scenario peggiore
Paura all’alba di oggi 27 Aprile 2024 per una nuova scossa di terremoto nella zona dei Campi Flegrei, zona caratterizzata da una intensa attività vulcanica della Caldera, l’antico supervulcano sotto il suolo del territorio che ricade nei comuni di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Bacoli e Monte di Procida. La scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata registrata alle 5.44 ed è la più intensa di una sciame che sta interessando da mesi l’area, a volte con epicentro in mare altre con epicentro nella Solfatara, fenomeno legato a una ripresa del bradisismo. L’Osservatorio Vesuviano come sempre monitora l’andamento del fenomeno.
Le parole dell’esperto
Un “terremoto che rientra in questa dinamica bradisismica intensa”, ha spiegato il vulcanologo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, intervenuto al Tg3. Poi ha aggiunto: “Il suolo continua a sollevarsi. Continua con una intensità variabile. Il suolo si è sollevato con una velocità maggiore negli ultimi giorni, da una decina di giorni sembra rientrato nei valori precedenti. Questo ci fa capire che è un processo continuo con accelerazioni e decelerazioni. I terremoti non si possono evitare o prevedere, ma possiamo prevedere che ce ne saranno altri e dobbiamo essere pronti anche a questo”. (Continua a leggere dopo le foto)
Ma cos’è il bradisismo? Il presidente dell’Osservatorio Vesuviano Invg, a Rainews 24 ha spiegato: “Il suolo si solleva e la crosta terrestre si rompe. Ci potranno essere scosse anche di magnitudo più intensa e sono inevitabili, per questo è importante continuare con le attività di prevenzione”.