TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL TERRIBILE ANNUNCIO È ARRIVATO POCO FA: “NAPOLI SARÀ SEPOLTA”

Campi Flegrei sono un vasto complesso vulcanico situato nella regione campana, all’interno della provincia di Napoli, in Italia. Questa area è stata attiva per migliaia di anni e ha una storia vulcanica che risale a circa 40.000 anni fa. È noto per i suoi fenomeni vulcanici, tra cui eruzioni, sollevamento e abbassamento del terreno, e sorgenti termali.

Una delle caratteristiche più distintive del Campi Flegrei è il suo cratere sommerso chiamato “Il Gran Cratere“, che si estende per circa 13 chilometri di diametro. Questo cratere è stato formato da una serie di eruzioni vulcaniche nel corso dei millenni e è uno dei più grandi crateri sommersi al mondo.

L’attività vulcanica nel Campi Flegrei è stata storica fonte di preoccupazione per gli abitanti della zona e per gli esperti di vulcanologia. A causa della sua ubicazione vicino a centri abitati densamente popolati, come Napoli, c’è una costante attenzione verso la sorveglianza e la ricerca per monitorare l’attività vulcanica e prevenire potenziali rischi per la sicurezza pubblica.

Negli ultimi decenni, gli scienziati hanno osservato segnali di attività vulcanica nel Campi Flegrei, come il sollevamento del terreno e l’incremento della temperatura delle sorgenti termali. Questi segnali possono indicare un’eventuale eruzione futura, sebbene sia difficile prevedere con precisione quando e come potrebbe avvenire.

In questi ultimi mesi si è registrato un sensibile aumento dell’attività sismica intorno all’area dei Campi Flegrei. Per il momento si tratta di scosse di lieve entità, ma cosa potrebbe succedere in un futuro neanche troppo lontano? Le ultime previsioni sono a dir poco allarmanti.

La TV pubblica svizzera ha trasmesso un documentario intitolato “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa“, incentrato sull’ipotetica eruzione dei Campi Flegrei. Il reportage, della durata di 42 minuti e 24 secondi, è diventato virale su YouTube con quasi 300.000 visualizzazioni. Le immagini mescolano riprese reali e grafiche computerizzate, creando uno scenario apocalittico.

Si mostrano ricostruzioni animate di Piazza del Plebiscito sommersa dalle nubi ardenti e la Chiesa di San Francesco da Paola incenerita dalle fiamme, oltre a una visione d’insieme di Napoli coperta da una coltre di cenere, con la sola eccezione della collina di San Martino. Durante la trasmissione televisiva, gli ospiti in studio hanno rivelato gli scenari più allarmanti che potrebbero verificarsi in seguito all’eruzione.

Alcuni utenti sui social e su YouTube hanno sollevato dubbi sul sensazionalismo del documentario. Il vulcanologo Patrick Allard prevede colonne eruttive che si innalzano per diverse decine di chilometri, con conseguente caduta di cenere su Napoli. Si sottolinea che i Campi Flegrei contengono lava e pressione tali da rendere inevitabile il cataclisma, che potrebbe iniziare alla Solfatara.

Alcuni scienziati collegano l’eruzione dei Campi Flegrei alla scomparsa dell’uomo di Neanderthal, e si avverte che la catastrofe potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. La professoressa Amy Donovan dell’Università di Cambridge avverte che l’aria sarebbe satura di cenere e materiali vulcanici, rendendo la città deserta.

Si evidenzia che Napoli scomparirebbe sotto trenta metri di materiale vulcanico, ad eccezione della collina di San Martino. Un team di esperti sta lavorando per determinare quanto tempo le persone avrebbero per evacuare la città in caso di eruzione. Diego Perugini dell’Università di Perugia spiega che il processo eruttivo potrebbe verificarsi in pochi minuti, rendendo difficile una evacuazione rapida ed efficace.