Terremoto a Napoli, la paura continua: 150 scosse, danni, sgomberi. Il parere dell’esperto Ingv
C’è grandissima preoccupazione e ansia a Napoli, in particolare nell’area dei Campi Flegrei, a causa dello sciame sismico che è iniziato con una certa insistenza a partire dalle ore 19.51 del 20 maggio. Si sono verificate circa 150 scosse di terremoto e la più forte ha avuto una magnitudo di 4.4 gradi della scala Richter e ha provocato la caduta di calcinacci, oltre a qualche lesione in diversi edifici. Sono anche state chiuse diverse scuole, a Bacoli, Pozzuoli e nella municipalità IX e X di Napoli, nei quartieri Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura oltre a Qualiano, zona nord della città.. Si è trattato del movimento tellurico più forte degli ultimi 40 anni.
Napoli e l’area dei Campi Flegrei sono in allerta, infatti la popolazione è spaventata per questo sciame sismico e in molti hanno trascorso la notte fuori casa. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha riferito che nell’ultimo mese sono stati segnalati 450 terremoti in quest’area, ma “i parametri geochimici non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi”.
Napoli e l’area dei Campi Flegrei, lo sciame sismico preoccupa
Dopo che Napoli e soprattutto la zona dei Campi Flegrei sono state colpite da questo sciame sismico, in molti hanno preso la decisione di dormire all’esterno delle abitazioni per il timore di nuove scosse. In particolare a Pozzuoli c’è chi è rimasto tutta la notte in automobile oppure all’interno delle tendopoli della Protezione Civile. Nel comune napoletano è arrivato anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, “per tranquillizzarvi, non dovete avere paura”.
A causa dello sciame sismico, sono stati disposti tre sgomberi a Pozzuoli per precauzione per fare tutti i dovuti accertamenti. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma solamente piccoli danni. In queste ore è in arrivo nella zona coinvolta anche il ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, che porterà la vicinanza del governo italiano.
Intanto, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito, ha dichiarato a Fanpage: “Con questi due eventi così grossi ne avremo sicuramente tanti altri. Le scosse continueranno, non c’è nessun dubbio e non è escluso che possa verificarsi un altro evento tanto significativo come i primi due. C’è una forte relazione con la deformazione del suolo che ha accelerato con una velocità di 2 centimetri di deformazione massima al mese”.