Terremoto 4.0 in Molise, la scossa nella notte: paura tra i cittadini

Un terremoto di magnitudo 4.0 è avvenuto nella zona di Montecilfone, in provincia di Campobasso, a circa 20 chilometri da Termoli. Ne dà notizia la Sala Sismica INGV-Roma. L’ipocentro è stato localizzato a circa 18 km di profondità.

L’epicentro è collocato nella zona di Montecilfone, a venti chilometri da Termoli, la profondità del sisma è di 18 chilometri. I comuni più vicini sono Larino, Palata, Guardialfiera, Guglionesi. Le autorità locali stanno continuando a monitorare la situazione per garantire la sicurezza dei cittadini.

Terremoto in Molise, scossa 4.0 a Montecilfone

Terremoto in Molise, scossa 4.0 a Montecilfone

Grande paura tra i cittadini della zona, nei quali è ancora vivo il ricordo del terremoto del 14 e 16 agosto 2018, con la scossa più forte di magnitudo 5. Molte persone sono uscite di casa nei comuni di Montecilfone, Casacalenda e Larino. Ai centralini dei vigili del fuoco sono arrivate numerose chiamate, ma sembra che al momento non siano stati registrati danni a cose o persone.


La scossa, secondo quanto riferito dal Quotidiano del Molise e da vari profili privati sui social, è stata avvertita anche in Abruzzo e in Puglia. La Regione Molise ricade in un’area caratterizzata da sismicità significativa, che in passato ha rilasciato terremoti di elevata magnitudo. La massima intensità locale, tra l’VIII ed il IX grado MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg), sarebbe stata raggiunta a San Giuliano di Puglia in occasione del sisma del 5 dicembre 1456, uno dei più importanti e rovinosi degli ultimi mille anni nell’Italia Centro Meridionale.

Più recente risulta il sisma che il 31 ottobre 2002 ha colpito una vasta area dell’Italia centro-meridionale, sui confini tra le regioni Molise e Puglia, scossa da una crisi tettonica, cui l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha indicato un’intensità 5.7 Magnitudo momento Mw, ritenuta dall’INGV “sicuramente la migliore stima della reale grandezza di un terremoto, essendo direttamente legata alle dimensioni e alla dislocazione della sorgente sismica”.