Tamberi, il triste annuncio dopo la giornata da incubo alle Olimpiadi

Gianmarco Tamberi è un atleta italiano specializzato nel salto in alto, nonchè campione olimpico a Tokyo 2020. Conosciuto anche come “Gimbo,” è diventato un simbolo dell’atletica leggera grazie alla sua personalità carismatica e alla sua resilienza in gara. Figlio d’arte, il padre Marco è stato un eccellente saltatore in alto e attualmente è il suo allenatore.

Gianmarco ha iniziato a gareggiare a livello giovanile, ma è emerso sulla scena internazionale nel 2016, quando ha vinto l’oro ai Campionati Europei di Amsterdam, stabilendo un nuovo record italiano di 2,39 metri. La carriera di Tamberi ha subito un duro colpo poco prima delle Olimpiadi di Rio 2016, quando ha riportato una grave lesione alla caviglia mentre tentava di migliorare il suo record personale. L’infortunio gli ha impedito di partecipare ai Giochi, un sogno a lungo coltivato, e ha reso incerto il suo futuro nell’atletica.

Tuttavia, Tamberi ha affrontato la riabilitazione con determinazione, non solo recuperando la sua forma fisica, ma anche ritrovando il livello di prestazioni che lo avevano portato al vertice. Il punto culminante della sua carriera è arrivato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate al 2021 a causa della pandemia. In una gara emozionante, Tamberi ha condiviso la medaglia d’oro con l’amico e rivale Mutaz Essa Barshim del Qatar, dopo che entrambi hanno superato i 2,37 metri senza errori ma hanno fallito i 2,39 metri.

Il sogno di Tamberi di ripetersi alle Olimpiadi di Parigi si è trasformato in un vero e proprio incubo per l’atleta italiano, che ha dovuto lottare sino all’ultimo con delle coliche renali. Una tremenda ricaduta a poche ore dalla finalissima ne ha messo a repentaglio la sua partecipazione, ma  grandissimo coraggio e forza d’animo, l’atleta ha stretto i denti e si è presentato ai nastri di partenza.

L’epilogo, purtroppo, non è stato quello sperato, ma la resilienza dimostrata da Tamberi ha commosso tutti gli italiani e non solo. Una vittoria simbolica quella dell’azzurro, che lascia però l’amaro in bocca. Subito dopo la gara, l’atleta italiano ha lasciato tutti di stucco con un triste annuncio. Le sue parole sono un colpo al cuore: ecco tutti i dettagli 

Gianmarco Tamberi ha vissuto una giornata drammatica ieri 10 agosto, durante la finale olimpica di salto in alto a Parigi. Dopo una notte tormentata da una colica renale e un ricovero d’urgenza, ha deciso di partecipare comunque alla gara, nonostante il dolore e le difficoltà fisiche. Determinato a difendere il suo titolo olimpico, ha affrontato una prova difficile, riuscendo a superare solo 2,22 metri e fallendo i 2,27, concludendo la gara in modo deludente.

La sua determinazione lo ha portato a sfidare il destino, anche a costo della propria salute. Dopo aver vomitato sangue e aver passato una notte insonne, Tamberi è sceso in pedana deciso a lottare, ma il corpo non ha risposto come sperava.

Alla fine, è stato costretto a guardare i suoi avversari continuare a gareggiare, mentre lui doveva fare i conti con la delusione e l’amarezza per non essere riuscito a ripetere il successo di Tokyo 2020. Il dolore per il fallimento era evidente nelle sue parole, mentre Tamberi rifletteva su quanto aveva sacrificato per questa Olimpiade.

La notte parigina ha segnato la fine di un capitolo importante della sua carriera, lasciandolo con la consapevolezza che potrebbe essere giunto il momento di guardare oltre l’atletica. Superata la soglia dei 30 anni, è stata forse questa l’ultima Olimpiade dell’atleta italiano. Anche e nulla è impossibile quando si parla di Gianmarco Tamberi, difficilmente sarà ancora così competitivo tra 4 anni, in vista di Los Angeles 2028.

Mentre si allontanava dallo stadio, Tamberi portava con sé non solo il peso della sconfitta, ma anche la gratitudine per un decennio di gioie e successi che aveva regalato ai suoi fan. “Sono sempre ipercritico, mi conoscete, ma oggi non ci riesco. Volevo continuare a lottare, mi dispiace perché non lo meritavo. Ho dato tutto me stesso allo sport, il giorno in cui il Coni mi ha comunicato che sarei stato portabandiera a Parigi è stata un’emozione unica. Ci ho provato fino alla fine, in pedana mi sono detto di dimenticare tutto ma non ce l’ho fatta. Non scorderò l’affetto che ho sentito, grazie a tutti“, ha dichiarato a caldo l’atleta. Ora, forse, è il momento per lui di trovare una nuova direzione nella vita, lontano dalle pressioni e dalle aspettative che lo hanno accompagnato finora.