Strage familiare, poco fa la terribile notizia su Martina e il piccolo Francesco. E si scopre chi era il papà assassino
Nella mattina di mercoledì 25 settembre la città di Nuoro è piombata in un vero incubo. Le notizie, ancora frammentarie nelle prime ore del giorno, hanno iniziato a circolare tra i compaesani e colleghi dell’uomo, che dopo aver compiuto una strage in famiglia ha deciso di togliersi la vita. Uno choc per l’intera città, in cui Roberto Gleboni era conosciuto.
Cinquant’anni, Roberto Gleboni era operaio di Forestas, componente del direttivo territoriale e regionale della Fai Cisl, il sindacato che rappresenta circa 200.000 lavoratori dell’agricoltura e attività connesse, dell’industria alimentare, delle foreste, della pesca e grande appassionato di armi. Armi che ha utilizzato per mettere fine alla sua vita e a quella dei suoi cari.
Strage familiare a Nuoro, morti anche i figli di 26 e 11 anni
Sposato con Giusi Massetti, casalinga di 43 anni, padre di tre figli: di 11, 14 e 26 anni. La più grande Martina si era laureata nel 2022. Vivevano in un appartamento in via Ichnusa, dove è avvenuta la strage familiare. In mattinata la notizia parlava di due morti, la moglie di Roberto Gleboni, e il vicino di casa, Roberto Sanna, accorso sul posto dopo aver sentito le urla e i colpi di pistola.
Con il passare delle ore, il quadro della situazione è stato chiarito e sono venuti a galla nuovi elementi. Purtroppo, oltre Giusi Massetti, 43 anni, hanno perso la vita anche due figli della coppia: Martina, 26 anni, e il piccolo di undici anni, Francesco, non si sono salvati dalla furia del padre.
Troppo gravi le ferite riportate nel terribile agguato avvenuto nella mattina di mercoledì, quando probabilmente la famiglia ancora dormiva. Come troppo gravi le ferite riportate da Roberto Sanna, vicino di casa e proprietario dell’appartamento in cui la famiglia viveva. Ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale San Francesco, dopo alcune ore è stata dichiarata la morte cerebrale.