Strage a Giza nell’incendio di una chiesa cristiano-copta: finora 41 i morti

Arriva dall’Egitto la terribile notizia di una strage a Giza nell’incendio di una chiesa cristiano-copta: il bilancio attuale ma purtroppo in aggiornamento è di 41 morti e decine di feriti, alcuni dei quali indicati dal quotidiano Al Ahram come “gravi”.

Ad essere distrutta è stata la chiesa copta di Abu Seifein, nel quartiere di Imbaba a nord di Giza, nell’immensa area metropolitana del Cairo. L’annuncio della strage è stato dato dalla stessa Chiesa copta ortodossa che cita fonti del Ministero della Salute. Le prime indagni avrebbero accertato come le fiamme si siano sviluppate durante una messa a cui stavano partecipando centinaia di fedeli.

Strage a Giza nell’incendio di una chiesa

E la causa-innesco? I primi rilievi di polizia e vigili del fuoco citano un “guasto elettrico”. La tragedia si è consumata quando fiamme e fumo denso hanno bloccato un ingresso della chiesa e scatenato il panico. Da quello si sarebbe generata una calca furibonda che pare abbia ucciso almeno la metà delle vittime censite finora, morte quindi non a causa dell’incendio ma del parapiglia che aveva innescato. Sul posto sono giunti a razzo quindici mezzi dei vigili del fuoco assieme ad una vera flottiglia di ambulanze che hanno iniziato a fare la spola fra il luogo del disastro e gli ospedali della zona.

Ispezioni all’interno ancora da completare

Le fiamme sarebbero state domate ma sono ancora in corso operazioni di raffreddamento degli ambienti, ed è per questo motivo che il bilancio dei morti pare destinato a salire quasi certamente, perché le ispezioni all’interno sono ancora parziali. Dal canto suo il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha parlato al telefono con il Pope cristiano copto Tawadros II ed ha porto le condoglianze. Sui social Al Sisi ha scritto: “Sto seguendo da vicino gli sviluppi del tragico incidente.

Ho diretto tutte le agenzie e le istituzioni statali interessate a prendere tutte le misure necessarie e affrontare immediatamente questo incidente e i suoi effetti”.