“Sta per succedere”. Madonna di Trevignano, la notizia su Gisella Cardia e il suo ‘campo’
Gisella Cardia, arriva il verdetto per la presunta veggente di Trevignano. Da sette anni a questa parte, ogni 3 del mese alle ore 14,30, la statua di legno della Madonna di Trevignano Romano piange sangue. O almeno dice la sedicente veggente Gisella Cardia, 53 anni, che dice di avere un contatto diretto con la Madonna il tre di ogni mese. Dopo la condanna a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta (pena poi sospesa), ricevuta nel 2013, la donna si è trasferita nel paesino alle porte di Roma alcuni anni fa.
E durante un viaggio a Medugorje di circa tre anni dopo – ha raccontato lei – la statuetta della Vergine che portava con sé avrebbe iniziato a lacrimare. Ogni anno in centinaia, forse migliaia, i fedeli si presentano quindi a Trevignano Romano, sulla collina sopra il lago di Bracciano, dove è posizionata una copia della statua a dimensioni naturali.
Madonna di Trevignano, arriva la decisione sul campo
Stando ai racconti di Cardia, ogni 3 del mese la Vergine Maria le affiderebbe anche un messaggio da diffondere a tutti i suoi seguaci. Il caso è balzato alle cronache ormai un anno fa dopo la denuncia da parte di Luigi Avella.
Intanto Domani è in programma la Camera di Consiglio presso il Consiglio di Stato, che si esprimerà sul ricorso presentato dai coniugi Cardia all’ordinanza del Tribunale regionale del Lazio in merito ai manufatti presenti nel campo.
Il Comune di Trevignano Romano in merito al campo con vista panoramica sul Lago di Bracciano alle porte di Roma aveva chiesto la demolizione dei manufatti abusivi. Si tratta del terreno di proprietà privata dell’associazione Madonna di Trevignano Romano Ets, acquistato da un commerciante del posto, dove il 3 di ogni mese da anni Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, si reca per recitare il rosario insieme ai fedeli che la seguono. I giudici, insomma, dovranno decidere se il campo andrà smantellato o meno.