SPUNTA FUORI IL MESSAGGIO DI ALESSANDRO A GIULIA 4 GIORNI DOPO LA SUA SCOMPARSA
In queste ore a Senago, nel milanese, e a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, il tempo sembra essersi fermato. Ma l’Italia intera è ancora attonita e scossa per quanto successo in questi giorni a Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni a cui il fidanzato 30enne Alessandro Impagnatiello ha tolto la vita.
Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia sul corpo della giovanissima, che era incinta anche di un bambino da 7 mesi che avrebbe dovuto chiamare Thiago. Dopo di ciò le autorità consegneranno la salma della ragazza alla famiglia in modo da poter eseguire le esequie. Quel giorno, ancora da definire, sarà proclamato lutto cittadino a Senago e a Sant’Antimo.
Il primo cittadino di Senago ha riferito di volersi recare nel napoletano il giorno delle esequie per stare vicino alla famiglia di Giulia. Secondo quanto si apprende dalle indagini degli inquirenti Alessandro si è accanito con violenza sulla sua fidanzata, colpendola due o tre volte al collo con una lama.
Al momento il giovane si trova nella casa circondariale di Milano San Vittore. Giulia aveva scoperto che il suo fidanzato intratteneva una relazione parallela con un’altra donna, una 23enne italo-inglese sua collega, con cui la ragazza si era chiarita proprio il 27 maggio, giorno dell’azione delittuosa commessa da Alessandro.
In queste ore di disperazione tantissimi sono i messaggi di cordoglio che stanno arrivando alla famiglia Tramontano. A tenere i contatti con i giornalisti è stata la sorella di Giulia, Chiara Tramontano, sconvolta dal lutto come tutti i famigliari e gli amici che conoscevano Giulia.
E continuano ad arrivare aggiornamenti su questa triste vicenda che ha coinvolto emotivamente l’Italia intera. Vediamo che cosa è emerso in queste ore, parole che fanno davvero riflettere.
Quanto accaduto assomiglia ad sequenza da film. Alessandro avrebbe detto numerose bugie anche in fase di interrogatorio, le quali hanno fatto stringere rapidamente il cerchio attorno al 30enne.
Bugie, e tante, che il 30enne avrebbe detto per almeno due anni e mezzo alla giovane. Pare che Giulia sapesse del tradimento almeno da gennaio scorso, mentre tra di loro le cose non andavano bene da due anni e mezzo, dal 2021 precisamente. Particolari questi che emergono dal verbale dell’interrogazione che i carabinieri di Senago hanno fatto alla sorella di Giulia.
Chiara pare non approvasse la relazione tra Alessandro e la sorella. Secondo chi indaga sarebbe stato proprio Alessandro a inviare dei messaggi dal telefono di Giulia dopo averle tolto la vita, messaggi che sono arrivati ad una amica e alla madre di Giulia. Testi in cui “Giulia” si diceva turbata in quanto aveva litigato nuovamente con il fidanzato e scoperto dettagli sulla relazione con l’altra ragazza.
L’Impagnatiello avrebbe cercato quindi depistare le indagini, facendo finta anche lui stesso di inviare messaggi a Giulia affermando che voleva che tornasse. Questo un messaggio inviato dall’indagato alla sua fidanzata quattro giorno averle tolto la vita. “Finiscila con questa storia e batti un colpo” – così avrebbe scritto Alessandro a Giulia in un maldestro, quanto assurdo tentativo di cercare di sviare le indagini sulle sua persona.
Nei giorni precedenti il delitto i due avevano litigato ancora, e in un messaggio Alessandro diceva a Giulia che per lui lei non era una buona madre se si fossero lasciati prima che il bimbo nascesse. Perché Giulia volesse lasciare ormai da diverso tempo quello che non considerava più il suo ragazzo.
La condotta di Alessandro successiva alle fasi dell’azione da lui commessa e appunto i maldestri tentativi di disfarsi del corpo (avrebbe tentato di bruciarlo due volte cercando informazioni sul web) hanno portato il gip della Procura di Milano a contestare l’aggravante dei futili motivi ma non la premeditazione.