Sposa bambina a 6 anni: scoppia la bufera in Turchia
Shock in Turchia, dove una donna di 25 anni ha denunciato di essere stata costretta a un matrimonio forzato quando aveva solo 6 anni. Ha avuto il coraggio di denunciare il padre e il marito, entrambi membri di una potente confraternita religiosa con forti legami governativi, l‘Ismailaga. Quest’uomo, di quasi trent’anni più grande di lei, l’ha sposata sottomettendola ad anni di abusi sessuali.
La notizia, tenuta a lungo sotto silenzio, ha scosso la Turchia fino alle fondamenta. La sentenza, che ha condannato il marito a 36 anni di carcere e il padre a oltre 18, è un primo passo verso la giustizia, ma le ferite sono profonde.
Un matrimonio mascherato da gioco
La bambina, troppo piccola per comprendere la gravità di ciò che le stava accadendo, fu ingannata. Il matrimonio le fu presentato come un semplice gioco, ma si rivelò un incubo senza fine. La confraternita religiosa, che predicava una visione radicale dell’Islam, giustificò questo orrore in nome di una tradizione arcaica. Ma la realtà è che si trattava di un abuso di potere, di una violazione inaudita dei diritti di una bambina.
Il silenzio e la rabbia
Per troppo tempo, questa storia è rimasta nascosta. Solo grazie al coraggio di una giornalista e alla pressione dell’opinione pubblica, il caso è venuto alla luce. La lentezza della giustizia e i tentativi di insabbiamento hanno alimentato la rabbia dei cittadini turchi, che hanno puntato il dito contro il governo e le sue connivenze con le confraternite religiose.
Un segnale di speranza
Nonostante le ombre del passato, questa sentenza rappresenta un segnale di speranza. La società turca sta finalmente prendendo coscienza della gravità di questi crimini e si sta mobilitando per proteggere i più deboli. La lotta contro i matrimoni precoci e gli abusi sui minori è ancora lunga e difficile, ma questo caso ha dimostrato che è possibile ottenere giustizia, anche di fronte a poteri forti e influenti.