“Sono a favore dei talebani”: bufera sul consigliere dem toscano. E il Pd reagisce così
Roma, 26 ago — Il cortocircuito — e l’annessa bufera social — sono serviti: accade quando un consigliere — donna, del Pd e componente della commissione regionale pari opportunità — difende l’operato dei talebani, causando l’immediata levata di scudi della dirigenza del partito. Che ora ne chiede le dimissioni.
Il consigliere Pd che difende i talebani finisce nei guai
Protagonista della vicenda è Nura Musse Ali, avvocato e consigliere regionale della Toscana. «Forse qualcuno rimarrà sorpreso», dichiara in un’intervista rilasciata al Tirreno «ma sono a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi. Ritengo che quello che stiamo vivendo fosse una tappa obbligata della storia». Tanto è bastato per provocare un vero e proprio terremoto in seno ai dem, con relativa richiesta di dimettersi da tutte le cariche. «L’intervento è stato a titolo personale e ci dissociamo dalle frasi sull’appoggio al regime talebano», fanno sapere imbarazzati dalla dirigenza. A sollevare il caso di Nura Musse Ali è stato il leader della Lega Matteo Salvini che ha twittato lo stralcio incriminato dell’intervista.
“Gli Usa hanno peggiorato la situazione”
«Nel Paese i fondamentalisti rappresentano la maggioranza e gli occidentali sono visti dalla maggior parte dei cittadini come potenze straniere che non hanno cittadinanza su quel suolo», spiegava il consigliere al Tirreno. «Quindi non solo è ovvio che non abbia attecchito il tentativo di importare la democrazia, ma anzi che abbia peggiorato la situazione sotto il profilo geografico, essendo stato il Paese teatro di guerra, e quello umano». E conclude: «Non solo sono state perse molte vite, ma chi è rimasto è comprensibilmente arrabbiato con il governo afgano e chi lo ha appoggiato facendolo durare troppo a lungo».
Il Pd si dissocia (e chiede le dimissioni)
Parole che hanno fatto sobbalzare sugli scranni la segreteria nazionale del Pd. La quale, nella serata di ieri, ha fatto pervenire una nota ufficiale in cui si richiedevano le dimissioni del consigliere. «Le parole di Nura Musse Ali non rappresentano il pensiero del Pd, che si batte da sempre affinché sia riconosciuto il ruolo delle donne, in Italia come nel mondo», afferma Enrico Borghi nella nota. «Per questo, nel dissociarci dalle sue parole e nel ribadire la nostra contrarietà verso ogni regime che azzera la dignità delle persone, chiediamo che si dimetta».
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