“Soffriva di una strana tosse”. Elena muore a 11 anni, fatale un esame medico fatto dopo la scoperta

La procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte di Elena Agiurgioaie. La bambina, 11 anni residente a Chieri, ha perso la vita sabato 20 luglio 2024 dopo essere stata sottoposta una biopsia ai polmoni all’ospedale Regina Margherita di Torino: durante l’esame, Elena era entrata in coma, e dopo qualche giorno è morta senza mai riprendere conoscenza. Una tragedia a cui è immediatamente seguita la segnalazione della direzione del presidio sanitario.

La famiglia Agiurgioaie, pochi giorni dopo il decesso della undicenne, ha presentato un esposto ai carabinieri di Chieri lo scorso martedì 23. Il funerale di Elena è stato bloccato per poter eseguire l’autopsia sul corpo della piccola, che fino allo scorso giugno aveva frequentato la quinta elementare alla scuola Pellico nella sua cittadina.

Elena Agiurgioaie muore a 11 anni dopo una biopsia

L’indagine coordinata dal pubblico ministero Gianfranco Colace non verterà esclusivamente su che cosa sia accaduto il giorno della biopsia ma anche su ciò che ha portato la bambina a dover eseguire quell’esame, un tumore a un polmone che potrebbe essere stato diagnosticato in ritardo.

Da mesi, infatti, lei soffriva di una strana tosse che non passava mai, anche se non aveva altri sintomi. Prima di arrivare al presidio torinese, i genitori si erano rivolti al pediatra di famiglia e poi all’ospedale di Chieri. La bambina lascia la mamma Elisabetta, il papà Dan e la sorella minore Sofia, straziati dal dolore per la perdita della loro Elena, scomparsa troppo presto, quando aveva ancora tutta la vita davanti.

Non è la prima volta che capita un decesso a seguito di una biopsia. Lo scorso anno , per esempio, Piera Bacciu, affetta da epatite cronica, era morta all’ospedale di Olbia dov’era stata ricoverata nel reparto di medicina, sette ore dopo essere stata sottoposta a biopsia epatica, stroncata da uno ”choc emorragico da emoperitoneo”. Per la Procura di Tempio, a causare il decesso della paziente, 57 anni di Olbia, sarebbe stata la tipologia della biopsia eseguita.