SINISA MIHAJLOVIC, LO STRAZIANTE ANNUNCIO DELLA MOGLIE: ITALIANI IN LACRIME

La maledetta leucemia se l’è portato via ma l’amore, quello vero, profondo, solido, quello che lo ha sempre supportato nella sua lunga battaglia contro il tumore, quello resta.

Sinisa si è spento ieri, 16 dicembre, dopo aver combattuto da grande guerriero contro il mostro che, alla fine, ha prevalso, ma non potrà mai distruggere quello che, in 27 lunghi anni, l’amore ha costruito.

Più di un quarto di secolo vissuto accanto alla moglie Arianna Rapaccioni, a cui ripeteva: “Sono un padre affettuoso, perché so cosa vuol dire avere genitori che non ti abbracciano”. In effetti, quelle parole erano concrete, come concreto, pragmatico, è sempre stato, sul campo e nella vita.

Il loro amore ha portato alla nascita di ben cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas. Dal 2005, con loro era andato a vivere anche Marko, nato da una precedente relazione del campione. Una famiglia unitissima, oggi devastata dalla straziante perdita del grande campione. Proprio Arianna ha voluto rompere il silenzio.

L’amore, quello vero, supera tutto, anche la morte. Questo è l’insegnamento che Sinisa e Arianna, indirettamente, hanno voluto dare a tutti coloro che si arrendono dinnanzi alle prime difficoltà. I due si sono conosciuti negli anni ’90. All’epoca Arianna lavorava in tv, nel programma Luna Park, condotto dal grande  Fabrizio Frizzi e anche in Quelli che il calcio.

Sinisa, invece, all’epoca giocava ancora nella Sampdoria. Arianna ha raccontato: “Lui è arrivato e mi ha stroncato la carriera, ho lasciato la trasmissione a metà. Era il 1995, nel ‘96 ci siamo sposati. Ci siamo innamorati subito, ci siamo guardati e non ci siamo staccati più”. Un racconto commovente, reso dalla Rapaccioni nel corso di un’intervista a Domenica In.

Erano gli anni del classico binomi tra velina e calciatore, dei flirt che lasciavano il tempo che trovavano, esplose in genere d’estate, tra paparazzate, immortalate puntualmente sulle riviste di gossip. Ma, ovviamente, questo non è stato il caso di Sinisa e Arianna che, per 27 anni si sono amati in modo universale, totalitario, che hanno gioito insieme, che hanno lottato insieme contro la terribile malattia, con la speranza che tutto potesse risolversi.

Proprio Arianna, nelle scorse ore, ha rotto il silenzio. Lo ha fatto dopo le dediche social delle figlie Virginia e Viktorija, affidandosi a Shakespeare: “Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte”. Poche righe, sentite, provenienti dal profondo del cuore, stracolme d’amore, a didascalia di una foto con l’uomo sposato nel 1996 e conosciuto soltanto un anno prima.

Poi un cuore rosso, lo stesso che ha sempre accompagnato i messaggi rivolti a lui nelle varie immagini di coppia pubblicate negli ultimi tempi, simbolo di una storia d’amore iniziata 27 anni fa e mai finita. “Dopo quasi 25 anni di matrimonio e cinque figli so che le devo tutto: se non ci fosse stata lei accanto a me durante la mia battaglia contro la leucemia, non ce l’avrei fatta“, disse Sinisa nel 2020, in occasione dell’uscita della sua autobiografia. Un amore immenso, il loro.