“Si muore, non c’è cura”. L’annuncio choc scuote l’Italia: oggi irriconoscibile, rivela la terribile malattia

“Non c’è cura”. Notizia choc nel mondo dell’arte, dello spettacolo e della moda: uno dei personaggi più creativi e originali dell’Italia contemporanea ha rivelato di soffrire di una malattia molto grave. “Sto vivendo un’altra vita. Fino al giorno prima di ammalarmi, lavoravo come se avessi 30 anni. Poi una mattina mi sono svegliato e all’improvviso ne avevo 80”. Le foto pubblicate mostrano una persona molto diversa da quella che il pubblico conosceva: 40 chili persi in un anno, come racconta lui stesso.

La malattia è comparsa poco più di un anno fa. “Alla fine di giugno mi sono svegliato con le gambe gonfie. Ho cominciato a fare fatica a camminare. All’ospedale mi hanno diagnosticato un problema al cuore”. Ma la diagnosi si è poi rivelata sbagliata. Nessun problema cardiaco: si tratta invece di amiloidosi. “In pratica, le proteine si depositano in punti vitali e bloccano il corpo, portando alla morte. Non c’è cura. Sto seguendo una cura sperimentale, faccio da cavia”, ha raccontato sempre lui.

“Si muore, non c’è cura”. L’annuncio choc scuote l’Italia: oggi irriconoscibile, rivela la terribile malattia

Il celebre fotografo Oliviero Toscani, 82 anni, ha raccontato il suo dramma al Corriere della Sera: “A ottobre ho anche preso una polmonite virale e il Covid. Mi hanno salvato per un pelo. Quando sto male e ho la febbre riesco a immaginare cose fantastiche… In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali”.

I medici non gli hanno detto quanto tempo gli resta da vivere: “Non si sa. Certo è che vivere così non mi interessa”. Toscani non esclude di ricorrere all’eutanasia in Svizzera: “Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi viene voglia. Gliel’ho già detto una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo”. Marco Cappato è colui che ha accompagnato in Svizzera alcuni malati terminali che hanno scelto di sottoporsi a eutanasia.

Oliviero Toscani insieme a Luciano Benetton

Nell’intervista, Oliviero Toscani ricorda alcuni dei momenti più importanti della sua carriera professionale, come la lunga collaborazione con la famiglia Benetton, per la quale ha realizzato campagne pubblicitarie passate alla storia. Una carriera durante la quale è venuto a contatto con grandi personaggi: artisti, politici, capi di stato, come Andy Warhol, Fellini, Clinton e Fidel Castro.

Oliviero Toscani è nato a Milano; il padre era fotografo, lavorava al Corriere della Sera. Da lì è nata la sua passione. Racconta di avere oggi 16 nipoti, avuti “tutti di nazionalità diversa: francesi, americani, svedesi, norvegesi…”. Li ha avuti dai suoi sei figli: Isotta, Olivia e Sabrina, le due sorelle svedesi; Alexandre, francese; e infine Rocco, Lola e Ali.