“Si dimette ad una condizione”: Papa Francesco, le parole pesantissime del collaboratore
Nella mattina di lunedì, la Santa Sede ha comunicato che Papa Francesco ha trascorso una notte tranquilla, riuscendo a riposare. Sebbene le sue condizioni di salute non abbiano mostrato un significativo miglioramento, l’assenza di peggioramenti alimenta un cauto ottimismo tra i fedeli e gli osservatori.
Il Policlinico Gemelli ha emesso un bollettino medico che conferma come le condizioni del Papa rimangano critiche, ma stabili. Non si sono verificate ulteriori crisi respiratorie, e la somministrazione di due unità di emazie concentrate ha avuto un effetto positivo, contribuendo a ristabilire i livelli di emoglobina. Tuttavia, la piastrinopenia è rimasta invariata, e alcuni esami del sangue hanno mostrato i primi segnali di una lieve insufficienza renale, attualmente sotto controllo medico. L’ossigenoterapia ad alti flussi continua a essere una delle principali terapie per supportare la respirazione del Pontefice.
Nonostante la complessità della sua situazione medica, Papa Francesco rimane vigile e lucido, mantenendo un orientamento chiaro e consapevole. I medici avvertono che la prognosi rimane riservata, poiché è necessario attendere riscontri concreti dalle terapie in corso. In questo contesto di incertezza, la Santa Sede sta valutando ogni possibile scenario.
Antonio Spadaro, uno dei collaboratori più vicini al Papa, ha dichiarato che Francesco continua a esercitare il suo ministero pastorale anche dal letto d’ospedale. In un’intervista a Repubblica, Spadaro ha espresso le sue preoccupazioni, sottolineando la profonda umanità e la forza spirituale che caratterizzano il Santo Padre. Francesco affronta la malattia con grande fede e fiducia nei medici, seguendo il consiglio di Sant’Ignazio di Loyola di considerare il medico come un superiore.
Spadaro ha anche espresso dispiacere per le notizie non verificate e le speculazioni allarmistiche che hanno circolato negli ultimi giorni, invitando a un momento di preghiera e attesa, piuttosto che di confusione. Uno dei temi più dibattuti è la possibilità di una sua dimissione. Sebbene Francesco abbia sempre affermato che il papato è a vita, ha riconosciuto che, in caso di un irreversibile declino delle sue forze, potrebbe essere presa in considerazione la rinuncia al ministero petrino.
Il Pontefice ha spesso citato Benedetto XVI, riconoscendo che la sua storica decisione ha aperto nuove strade per il futuro, ma ha sempre sottolineato che una simile scelta dovrebbe derivare da un profondo discernimento spirituale, piuttosto che da motivazioni legate alla salute fisica.
Per ora, il tema delle dimissioni appare prematuro e inopportuno, come ribadito dallo stesso Spadaro. La priorità resta la salute del Papa e il proseguimento delle necessarie cure. Il Vaticano segue con attenzione l’evolversi della situazione, mentre Francesco continua a svolgere il suo ruolo con la massima dedizione possibile, nonostante le difficoltà fisiche.