Sharon Verzeni, svolta nel caso: c’è un indagato
Terno d’Isola, Bergamo – C’è una svolta nel caso di omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa da quattro coltellate mentre passeggiava la sera dello scorso 29 luglio. Secondo le informazioni trapelate ci sarebbe un indagato, ecco per quale accusa. (Continua a leggere dopo la foto…)
Sharon Verzeni, un delitto senza risposta: svolta nelle indagini
L’omicidio di Sharon Verzeni è ancora avvolto nel mistero. Dal giorno del delitto gli inquirenti avrebbero cercato di far luce sull’accaduto raccogliendo testimonianze, sottoponendo al test del Dna vari residenti della zona e guardando i fotogrammi ripresi dagli impianti di sorveglianza vicini alla scena del crimine. L’obbiettivo era quello di identificare la persona coinvolta nell’omicidio o, perlomeno, trovare testimoni oculari che potessero fornire informazioni su un omicidio che ancora non ha un perché.
Nei filmati infatti appaiono diverse figure che potrebbero essere state molto vicine al luogo del delitto in Via Castegnate in un orario compatibile con quello del tragico evento. In particolare, i carabinieri avevano rivolto l’attenzione ad una persona in bicicletta, difficile da distinguere e identificare per via della scarsa qualità delle immagini acquisite. (Continua a leggere dopo la foto…)
L’ipotesi dei Carabinieri
Ora, i carabinieri, sotto la guida del pubblico ministero Emanuele Marchisio, stanno valutando due possibili direzioni investigative. La prima riguarda la sfera personale e professionale di Sharon, inclusa la sua recente affiliazione a Scientology, un elemento che ha sorpreso anche i suoi genitori.
La seconda ipotesi prende in considerazione un potenziale assassino che potrebbe aver colpito per poi dileguarsi. Gli investigatori, tuttavia, non escludono la possibilità che l’assassino sia una persona del luogo. In questa circostanza il killer non si sarebbe allontanato troppo dalla scena del crimine. Ma vediamo ora qual è la svolta nel caso di Sharon Verzeni che vedrebbe un primo indagato.
Sharon Verzeni, svolta nel caso: c’è un indagato
- 22/08/2024
- di Linda Righi
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Indagato per falsa testimonianza: svolta nel caso
Il primo indagato del caso, non accusato di omicidio bensì per falsa testimonianza, è Antonio Laveneziana, il 76 enne un pregiudicato originario della Puglia. Durante l’interrogatorio, in qualità di persona informata sui fatti, Laveneziana aveva affermato di essere andato a letto presto quella sera di fine luglui. Tuttavia, le riprese delle telecamere lo hanno immortalato sul balcone: una circostanza che contraddice la sua versione.
Come riporta il Corriere della Sera, davanti alle prove, l’uomo avrebbe ritrattato la prima versione e ammesso di essersi trovato sul balcone per fumar. Tuttavia, Laveneziana ha ribadito di non aver notato nulla di insolito, e di non essersi accorto della persona in bicicletta. Ha giustificato la sua scarsa attenzione con problemi di salute, come un recente intervento alla cataratta e l’uso di un apparecchio acustico.