Sharon Verzeni, l’annuncio choc di Sergio Ruocco su Moussa Sangare
Nella notte tra il 29 e il 30 agosto, ad un mese esatto dall’omicidio, è stato catturato l’assassino di Sharon Verzeni. Moussa Sangare ha confessato di averla uccisa. E su Sergio Ruocco è sparita l’ombra del dubbio che potesse essere lui il killer della compagna. Un piccolo sollievo che da solo non basta per lenire il dolore di una perdita tanto grande, soprattutto pensando che Sangare non aveva alcun motivo di accoltellare la 33enne. Quali sono state le parole di Sergio dopo la cattura dell’uomo che ha ucciso Sharon?
Sergio Ruocco libero dagli sguardi sospetti
Sergio Ruocco ha iniziato una nuova vita, senza il peso degli sguardi di chi almeno per un momento ha sospettato che fosse lui l’artefice del delitto e che, ha ammesso lui stesso, gli facevano male. Sergio ha rivelato di essersi sentito sotto pressione soprattutto la notte dell’omicidio. “Ma d’altronde poi ho capito che è una cosa normale, è il lavoro degli inquirenti. È giusto così. Non l’ho capito subito, ma dopo due o tre giorni mi è stato chiaro che questo fa parte delle indagini”, ha raccontato il un’intervista a Il Messaggero. Per un mese, Sergio si è presentato quasi tutti i giorni in caserma ed è stato molto collaborativo. Tante le persone che gli sono state accanto convinte che lui fosse innocente. (Continua dopo le foto)
Le parole di Mirco Ruocco, il fratello di Sergio
“Sergio è stato bravo, calmo e collaborativo. Fin dall’inizio sapevamo che non poteva essere stato lui. Secondo me anche gli investigatori avevano capito che non c’entrava, c’è la telecamera all’ingresso dell’abitazione che quella sera non l’ha mai ripreso mentre usciva. E poi l’hanno intuito dalla persona che è Sergio, mio fratello è proprio buono”, le parole del fratello Mirco, che aggiunge che tra lui e Sharon non c’erano problemi. “Lei era sempre allegra, sorridente, una brava ragazza. Quando venivano da noi per le feste, mia madre diceva sempre loro: ‘Dai, fate un bambino’. E Sharon, con dolcezza, le rispondeva: ‘Dillo a Sergio’”, ha raccontato Mirco. Già da qualche giorno, Sergio ha ricominciato a lavorare e a breve potrà trasferirsi nuovamente nella casetta che condivideva con Sharon. “I colleghi mi sono molto vicini. Anche la famiglia Verzeni mi è stata sempre accanto. Devo ringraziare anche loro. Direi che mi sento un po’ come un loro figlio. È stata una consolazione averli accanto, senza di loro non ce l’avrei mai fatta”, ha affermato. Cos’ha detto quando gli è stato chiesto di Moussa Sangare?
Sergio Ruocco, cos’ha detto sull’assassino di Sharon Moussa Sangare
Quando Sergio ha saputo che hanno preso l’assassino di Sharon, per lui è stato un conforto. “Almeno per questo siamo sollevati. Anche se Sharon non ce la riporta più indietro nessuno. Era la ragazza più brava del mondo. Purtroppo è andata così”, ha precisato. Quando gli è stato chiesto cosa chiede alla giustizia lui ha risposto “che gli diano l’ergastolo e resti dentro. La pena massima, che stia in prigione più a lungo possibile. Perché una persona così non può tornare in libertà tra cinque anni e uccidere ancora”, ha detto.