Serena Bortone, provvedimento disciplinare in arrivo dopo la lettura del monologo Scurati? L’ipotesi ormai virale
Sabato scorso ha segnato un importante punto di svolta per la Rai e per il programma “Splendida Cornice” di Serena Bortone. L’intervento dell’autore Antonio Scurati, previsto per celebrare il 25 aprile, è stato bloccato dalla direzione della Rai poche ore prima della trasmissione, causando una tempesta mediatica e politica.
Il Testo censurato e la reazione di Serena Bortone
La conduttrice ha aperto la puntata leggendo il testo bloccato di Scurati, che è stato condiviso gratuitamente dall’autore con la trasmissione. Questo gesto ha trasformato il programma di Rai3 nel fulcro dell’attenzione mediatica, raddoppiando gli ascolti rispetto alla settimana precedente e scatenando un’ampia discussione pubblica.
Le reazioni non si sono fatte attendere: figure politiche di spicco, inclusa la premier Giorgia Meloni, hanno commentato l’accaduto, evidenziando come la questione abbia assunto una rilevanza nazionale oltre che televisiva. Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, ha espresso disappunto per non essere stato informato in anticipo, suggerendo che avrebbe gestito diversamente la situazione.
Le accuse di censura
L’UsigRai, sindacato dei giornalisti della Rai, ha criticato duramente l’azienda per quello che descrive come un controllo asfissiante sull’informazione, evocando tempi di agitazione e annunciando giorni di sciopero. La Rai, dal canto suo, ha negato qualsiasi atto di censura o controllo improprio, ribadendo il proprio impegno a promuovere il pluralismo e la libertà di espressione.
Nonostante la controversia, la posizione di Serena Bortone sembra ora più in bilico. Secondo alcuni report diffusa da Repubblica, la sua trasmissione potrebbe essere interrotta a giugno e potrebbe essere soggetta a provvedimenti disciplinari. Tuttavia, il supporto pubblico e la visibilità acquisita potrebbero trasformarsi in un vantaggio per la conduttrice in questo scenario complesso.
Il “caso Scurati” pone interrogativi seri sul futuro della Rai come entità che dovrebbe garantire un servizio pubblico equilibrato e indipendente. La gestione di questa vicenda potrebbe avere ripercussioni durature sulla percezione del pubblico e sulla direzione futura dell’azienda.
In definitiva, il caso di Serena Bortone e Antonio Scurati è molto più di una questione mediatica; è un simbolo delle tensioni presenti nel panorama dell’informazione pubblica italiana, con implicazioni che vanno ben oltre il piccolo schermo.