Scontri etnici a Sassuolo: gruppo di nordafricani contro gruppo di italiani per “contendersi” una ragazza. Locale devastato
Erano cinquanta i giovani minorenni che sabato in piazzale Roverella hanno scatenato una furibonda rissa. Una cinquantina di adolescenti divisi in gruppi e decisi a far valere, a suon di calci e pugni, le proprie ragioni. Da una parte alcuni ragazzi nordafricani, dall’altra una schiera di sassolesi. A scatenare il putiferio, perché di questo si è trattato, è la gelosia.
Sì, la gelosia verso una ragazzina, anche lei sotto i 18 anni, che era in compagnia del gruppo di giovani di origine straniera. Un fatto, questo, che evidentemente non deve essere stato gradito dagli altri adolescenti presenti in piazzale Roverella, nel cuore di Sassuolo. Da lì, probabilmente dopo qualche parola di troppo, è cominciata la rissa che poi ha finito per coinvolgere anche gli arredi della piazza e gli esercizi commerciali che lì ci lavorano. In particolare il Jimbar che si trova in piazzale Roverella e che, nonostante fosse chiuso, si è trovato suo malgrado coinvolto nella maxi rissa.
Già, perché oltre ai calci e ai pugni, i ragazzi hanno “pensato bene” di darsele di santa ragione anche lanciando le sedie e i tavolini che stazionano all’esterno dei locali. Momenti concitati che sono durati per diversi minuti. Nessuno dei due gruppi pareva volersi tirare indietro, nonostante una “squadra” fosse in superiorità numerica. «Ma era principalmente un ragazzo – aveva raccontato un testimone poco dopo la rissa di sabato – che creava scompiglio. Ad un certo punto ha spaccato una bottiglia di vetro che aveva con sé, e si è diretto verso un altro, con cui forse aveva avuto da ridire in precedenza. Lo puntava. Ho cercato di placare le acque, così come altri che passavano».
Una volta tornata la calma, molti curiosi sono arrivati in piazzale Roverella che si presentava come un campo di battaglia. Tavolini e sedie sparsi ovunque, i tovagliolini con il logo del bar finiti in ogni angolo. Insomma, una vera e propria resa dei conti che ha preoccupato e non poco i cittadini e gli amministratori di Sassuolo.
Sul posto è intervenuta la polizia di Stato che ha fermato due giovani e si è attivata da subito per sentire le testimonianze di chi, nell’ultimo sabato di “zona gialla” si è trovato ad assistere a scene da far west.