Scandalo Sangiuliano, Meloni salta il G7 dei Parlamenti

La premier Giorgia Meloni ha cancellato la sua partecipazione fisica al G7 dei Parlamenti a Verona, un incontro importante dove erano attesi i principali rappresentanti delle assemblee elettive dei Paesi più potenti al mondo. Al suo posto, si collegherà in video. Una decisione che sembra collegata alla crescente pressione sull’esecutivo, aggravata dall’affaire Sangiuliano-Boccia, che inizia a pesare significativamente sull’agenda della presidente del Consiglio.

L’evento di Verona senza Meloni

Verona, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha radunato i leader istituzionali dei Paesi del G7. Tra i presenti, anche la presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, che interverrà questa mattina alle 10, seguita da figure di primo piano come il presidente della Verkhovna Rada ucraina, Ruslan Stefan?uk, lo speaker della Camera dei Rappresentanti USA, Mike Johnson, e altri esponenti di rilievo come Bärbel Bas del Bundestag tedesco e Lindsay Hoyle, speaker della Camera dei Comuni britannica. Tuttavia, l’assenza fisica della premier Meloni ha suscitato grande attenzione, dato che sarebbe stata la sua prima apparizione pubblica dopo lo scoppio dello scandalo che ha coinvolto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Il peso della crisi politica

Da 24 ore Meloni sta valutando se procedere con le dimissioni di Sangiuliano, travolto da accuse che hanno scatenato un terremoto politico all’interno del governo. La premier si trova tra due fuochi: da un lato c’è la pressione per agire con decisione e mostrare fermezza, dall’altro la necessità di frenare per evitare che la crisi prenda una piega ancora più drammatica per l’esecutivo. Le recenti dichiarazioni di una misteriosa consulente legata al Ministero della Cultura stanno complicando ulteriormente il quadro, gettando un’ombra di ricatti e tensioni interne.

L’ombra su Pompei

Mentre a Verona prosegue il G7 dei Parlamenti senza la sua presenza fisica, l’attenzione della premier sembra concentrata altrove, in particolare su Pompei, dove potrebbero emergere nuovi sviluppi legati allo scandalo che coinvolge il suo ministro. Una situazione che rischia di scombussolare non solo l’agenda di Meloni, ma anche la stabilità del governo, già sotto assedio mediatico e politico.

Le prossime ore saranno decisive per capire se Meloni cederà alle pressioni o riuscirà a mantenere il controllo della situazione, frenando ulteriormente qualsiasi decisione affrettata.

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