Sarah Scazzi, la confessione 11 anni dopo l’omicidio: “L’ho uccisa io”
Il 26 agosto del 2010 saliva agli onori della cronaca il caso che passerà alla storia come il delitto di Avetrana. In quella data fu denunciata la scomparsa della 15enne Sarah Scazzi, il cui cadavere fu ritrovato su indicazione dello zio Michele Misseri in un pozzo di proprietà della sua famiglia.
Secondo il verdetto della Corte Suprema di Cassazione emesso il 21 febbraio del 2017, ad uccidere Sarah Scazzi nel 2010 sono state la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, condannate all’ergastolo per omicidio volontario.
Lo zio Michele Misseri, invece, è stato condannato a 8 anni di reclusione per occultamento di cadavere e inquinamento delle prove relative al delitto che, da tutti, rimarrà nelle pagine di cronaca italiane, come “il delitto di Avetrana”.
Inizialmente Misseri si addosserà tutte le colpe dell’omicidio, per poi ritrattare clamorosamente e dichiarare colpevoli dell’omicidio della nipote la moglie e la figlia, mentre le sue responsabilità si limitarono ad essere chiamato in causa per sbarazzarsi del corpo ormai a cose fatte.
In queste ore è arrivata un’ulteriore ed inattesa svolta sul caso, con una confessione che era attesa da ben 11 anni. Finalmente la verità è venuta a galla, per il colpevole non c’è più scampo. Cosa è successo? Scopriamo tutti i dettagli
A 11 anni dal terribile omicidio, martedì scorso a Lecce nell’udienza che avrebbe potuto attribuire un permesso lavorativo per l’uomo, dato che un’azienda agricola si era anche offerta di dargli un lavoro, è arrivata una notizia davvero sconvolgente.
Michele Misseri sconterà integralmente in carcere la pena che gli è stata comminata a seguito dell’accusa della soppressione del corpo della nipote 15enne. Lo zio Michele resta in cella, dunque, poiché continua a riferire di essere lui il vero colpevole dell’omicidio di Sarah Scazzi.
Zio Michele non compariva in tribunale dal 5 novembre 2021 quando lo abbiamo visto collegato in videoconferenza dal carcere, per la sentenza relativa alle accue di calunnia, dato che aveva affermato che il suo ex legale l’aveva spinto ad accusare la figlia Sabrina dell’omicidio. In questa nuova udienza per il permesso, Misseri ha continuato ad autoaccusarsi per l’omicidio di Sarah.
Il suo attuale legale, Luca Latanza, ospite della trasmissione Quarto Grado, ha dichiarato: ” Il signor Misseri continua a riferire agli operatori del carcere, agli assistenti sociali di essere sempre lui l’autore dell’omicidio della piccola Sarah. Ha continuato a dire questo, ha continuato a dire che merita il carcere, anche l’ergastolo addirittura e questo io, da legale, lo vedo sostanzialmente come un elemento negativo per quella che potrà essere una decisione, tanto’è che non sono assolutamente ottimista”.
Michele Misseri uscirà dal carcere a novembre 2024 per il fine pena, ribadendo, nelle sue tante interviste, di essere lui il colpevole. Mentre il ricorso della figlia Sabrina alla Corte di Strasburgo è stato ammesso e questo potrebbe portare ad una revisione, Massimo Picozzi, a Quarto Grado, si chiede se la volontà di Michele Misseri di restare in carcere sia ricollegabile al suo vecchio sogno di recuperare il rapporto con la famiglia.