Salute, ricerca irlandese dimostra che alcuni risi ‘premium’ sono alterati con plastica e carta
Il riso, oltre a essere una delle pietanze più amate e consumate nel Bel Paese, è anche uno degli alimenti di cui l’Italia è il maggior produttore a livello europeo.
Sull’alimento, un team di scienziati irlandesi coordinato dal professor Chris Elliott dell’Institute for Global Food Security ha svolto un importante ricerca dimostrando che una moltitudine di risi, spacciati come prodotti di alta qualità, risultano essere alterati e snaturati.
L’analisi ha preso in esame 520 campioni di riso di diversi gradi di qualità, provenienti da Ghana, Thailandia e Vietnam.
“Sebbene sia molto difficile da quantificare -ha dichiarato Mary McBride, direttrice della strategia di regolamentazione e standard del mercato globale presso Agilent Technologies, al FoodNavigator- gli esperti di sicurezza alimentare stimano che tra il 20 e il 50 per cento di tutto il riso di qualità premium è adulterato in una qualche forma e che fino al 20% di riso di bassa qualità è adulterato e venduto come di qualità superiore riso. Queste stime si basano su test e analisi limitati delle forniture globali di riso. Alcune autorità alimentari ritengono che l’incidenza della frode sul riso sia in realtà molto più elevata di quanto riportato”.
Gli scienziati hanno informato che le forme di riso incline all’adulterazione sono: il riso integrale, il riso lucido, la farina di riso, le torte di riso e l’olio di crusca di riso.
Le più comuni alterazioni dell’alimento sono la sostituzione di tutto o di una parte del riso premium con chicchi di qualità inferiore; la sostituzione di una porzione di riso con sostanze potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo come palline di carta, di patate dolci macinate e addirittura resine plastiche.
Per tutelarsi da questi prodotti è possibile fare alcuni semplici test:
Test dell’ acqua: Immergete il riso in una bacinella d’acqua ed osservate il comportamento dei chicchi : se vanno sul fondo, allora è tutto ok. Se invece salgono a galla dovete cominciare a preoccuparvi.
Test del fuoco: Sottoponete alcuni chicchi di riso alla fiamma di un accendino. Se bruciano rapidamente e sentite l’odore caratteristico della plastica, molto probabilmente vi trovate di fronte a resine plastiche.
Test del mortaio: Mettete un po’ di riso in un mortaio e schiacciatelo. La polvere che ne viene fuori dovrà essere sottile e bianca (il colore dell’amido), se invece presenta una tonalità giallina si tratta di plastica.
Test della muffa: Cuocete del riso, mettetelo in un recipiente ben chiuso e conservatelo -non in frigorifero-. Se dopo qualche giorno non vedrete formata la muffa si tratta di riso artificiale.