Rimini, mamma si getta dal quinto piano con il figlio: cosa è emerso dopo il drammatico gesto
Rimini, mamma si getta dal tetto di un condominio di cinque piani con il figlio di 6 anni. Emergono nuovi sulla elementi sulla tragedia. (Continua a leggere dopo la foto…)
Rimini, mamma si getta dal tetto: la dinamica
È salita sul tetto di un palazzo di cinque piani in via delle Piante a Rimini, ha abbracciato per l’ultima volta suo figlio e lo ha stretto a sé, saltando nel vuoto. La tragedia è avvenuta in località Celle della città romagnola durante la mattina di oggi, venerdì 5 luglio, poco prima delle 8. A dare l’allarme questa mattina era stata una signora che abita nella palazzina di fronte a quella in cui si é consumata la tragedia.
Inutile l’intervento del 118 allertato dopo l’episodio: la caduta dall’altezza di circa quindici metri non ha lasciato scampo né alla madre né al bambino. Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la squadra mobile di Rimini insieme al commissario capo Marco Masia. Gli agenti si sono dedicati ai primi accertamenti risalendo all’identità della donna e cercando di ricostruire quanto accaduto. (Continua a leggere dopo la foto…)
Mamma si getta dal tetto con il figlio: chi sono le due vittime
La madre che ha deciso di porre fine alla sua vita, portando con sé il figlio di 6 anni, era una donna di origine siciliana che viveva a Viserba con il compagno, il padre del bambino. Aveva 40 anni e lavorava come commessa in un negozio di profumeria. Quella mattina si era recata nel palazzo dei genitori per affidare loro il figlio che i nonni avrebbero poi accompagnato al campo estivo.
Invece che dirigersi all’appartamento però, la donna avrebbe utilizzato le chiavi per accedere al tetto del condominio di cinque piani. Qui si sarebbe lasciata cadere abbracciata al piccolo. Nella borsa rinvenuta accanto ai corpi sono stati trovati alcuni biglietti che farebbero luce sul gesto estremo.
Secondo quanto riportato dal Corriere di Bologna, nei bigliettini trovati nella borsa la donna avrebbe chiesto scusa ai familiari per il suo gesto dando loro l’ultimo saluto. Nella borsa sono stati trovati anche degli psicofarmaci che rendono più chiara l’ipotesi secondo la quale la donna soffrisse di una forte depressione. Secondo quanto riportato, entro qualche tempo la 40enne avrebbe dovuto intraprendere un percorso di cure. Tuttavia, a quanto sembra da questo tragico epilogo, non è riuscita a sopportare il dolore decidendo per il gesto estremo che ha strappato la sua vita e quella del suo bambino. La comunità è ora sconvolta: «Certe tragedie , per chi resta, sono enormi e insostenibili», afferma qualcuno. E ancora: «Li vedevamo nelle aiuole circostanti, il bimbo era sempre con il suo triciclo».