Renzi parla di povertà da un motoscafo a Venezia: il web lo fa a pezzi (video)
«Parlare di poveri da un motoscafo a Venezia equivale a parlare di castità da un bordello»: è solo uno dei tanti sberleffi che Matteo Renzi riceve su Fb dopo avere avuto la ridicola alzata d’ingengo di sputare fiele sul governo e sul reddito di cittadinaza, seduto comodamente su un motoscafo a Venezia. Scelta bizzarra, scelta ridicola, scelta inopportuna, uno schiaffo ai poveri. O una raffinatissima strategia per seppellire definitivamente il Pd ? Fate voi. Tutte le ipotesi sono in campo. Con un unico filo rosso: l’ex premier – non solo lui nel Pd, certo – si sta giocando l’ultimo barlume di credibilità e anche, è il caso di dire, di comicità. «Continua così lo 0% sarà il vostro prossimo record», scrive un altro utente sul profilo Fb di Renzi, che è tutto dal leggere. Che sia il suo progetto di sempre?
«Comunque, grazie per le risate»
Sentire l’ex premier discettare di reddito di cittadinanza, di povertà, di pensioni da un mezzo notoriamente non propio popolare in quel della Serenissima potrebbe sembrare un numero da varietà della politica. Sentir biasimare i bagni di folla di Salvini e le esuberanze del governo Lega-M5S vedendo dietro scorrere le magnificienze di Venezia e Renzi che sfreccia in motoscafo è surreale. Il video-comizio solitario. Avrebbe potuto prendere un mezzo più popolare, stare in mezzo alla gente e lì spiegare “le malefatte” del governo giallo-verde, gli rinfacciano gli utenti inmbufaliti. Chissà perché non lo ha fatto? Semplice, perchè siamo all’ultimo atto dell’”opera di demolizione del Pd”, come scrive Mario Sechi in un articolo condiviso da Dagospia, opera da tempo intrapresa e che ora, a un passo dalle Europee, conosce un’accelerazione, sì quella del motoscafo ligneo che elegantemente solca il Canal Grande. Il web lo massacra, c’è chi la butta sul comico (Per fortuna non andrai più al governo…cmq grazie per le risate che ci fai fare); chi è più serio: «Video anti-poveri: costo medio taxi a Venezia 100-150 euro a tratta, praticamente un 1/6 del reddito di cittadinanza. Eddaje».