Quintali di pesci morti sulla spiaggia della Feniglia: scenario devastante, scatta l’intervento
Uno scenario davvero terribile, con quintali di pesci morti: dopo giorni di odori nauseabondi che provenivano dalla Laguna di Orbetello e che avevano invaso oltre al Paese anche il promontorio di Ansedonia, il sindaco Andrea Casamenti ha convocato il Coc (Centro Operativo Comunale) per coordinare le operazioni di intervento. Prima di tutto bisognerà far raffreddare l’acqua della Laguna che dal lato della Giannella prende quella del mare mentre scarica quella “bollente” nel canale che sfocia in Feniglia (versante Ansedonia). Il risultato, visibile nelle immagini shock, è che ora la spiaggia di Ansedonia (Feniglia) è piena di pesci (orate, spigole, e anguille) morti, alcuni già in decomposizione. Gli stabilimenti sono di conseguenza semideserti.
Il comune di Orbetello da tantissimi anni non è mai riuscito a tenere sotto controllo il surriscaldamento della laguna che comporta l’anossia, ossia mancanza di ossigeno dovuto al proliferare dell’alga valonia. La temperatura della laguna è salita fino a 33 gradi circa e ha provocato un’ecatombe di fauna ittica. L’odore di uova marce ha invaso sia Orbetello che Ansedonia.
Quintali di pesce morto stanno venenedo recuperati all’uscita del canale di Ansedonia: si parla di quintali, che poi vengono trasportati in aree per di stoccaggio per lo smaltimento. Il mare della zona da tempo è oggetto di un misterioso inquinamento, che ha portato il comune di Orbetello a ordinare il divieto di balneazione in alcuni tratti e per bravi periodo, senza però risalire alle cause. A seguito di questi eventi nei primi di Luglio l’Ada (Associazione Difesa Ansedonia) ha presentato un esposto alla Procura di Grosseto (firmato da 364 cittadini che frequentano la Feniglia e la Tagliata) per chiedere “ogni opportuno accertamento attraverso controlli e campionamento delle acque antistanti le spiagge Tagliata e Feniglia e dei luoghi limitrofi volte a scongiurare pericoli di inquinamento ambientale” cosi’ come quella di “accertare l’esistenza e il funzionamento dei depuratori sia delle imprese di produzione ittica che dello smaltimento dei reflui di quella parte di costa che scarica nella zona di Ansedonia versante Tagliata”.