“Quelle persone accanto a lei…”. Angela Carini, dopo fiumi di polemiche il fratello rompe il silenzio

Ultimo giorno oggi per le Olimpiadi di Parigi, e si torna a parlare di Angela Carini. A rompere il silenzio è il fratello Antonio, raccontando cosa è successo dopo l’incontro con Imane Khelif concentrandosi su alcune persone vicine alla pugile. Subito dopo il ko Carini aveva detto: “Ho preso colpi, sono una combattente e la mia Nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia. È stato un incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare”.

Quell’incontro aveva fatto muovere anche la politica. La premier Giorgia Meloni aveva detto: “Non sono d’accordo con la scelta del Cio da quando cambiò regolamento sulla materia perché è un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza è una gara che non sembra equa”.

Olimpiadi, Angela Carini: dopo il caos parla il fratello Antonio

E ancora: “Bisogna fare attenzione nel tentativo di non discriminare a discriminare. Alcune tesi portate all’estremo rischiano di impattare sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammessi alle gare femminili e non per discriminare, ma per tutelare il diritto delle atlete di competere ad armi pari e questa dal mio punto di vista non era una gara pari”.

Adesso, come detto, ci ha pensato il fratello Antonio a rompere il silenzio e a parlare di lei. Ha usato parole piene d’amore nei confronti della sorella, ma anche con una certa rabbia per chi l’ha accusata ingiustamente, a cominciare da tanti falsi amici. Ha scritto sui social: “Siamo stati cresciuti a pane ed onore, sin da bambini ci è stata trasmessa una profonda etica del rispetto”.

“Mia sorella Angela ha rappresentato e rappresenta con grande dignità e sacrificio il nostro paese ed il nostro sport nel mondo. Oggi più che mai a testa alta sono qui a sostenerla e a difenderla da chi la scredita con pochezza d’animo ma soprattutto da chi non conosce realmente la storia, o meglio da chi conosce la sua storia e per un po’ di notorietà cerca di dire la sua. Mi dispiace che dopo questa faccenda abbia perso un bel po’ di amicizie e persone che erroneamente stimavo”.