Quanto un semplice gesto puo fare la differenza
Il suo appello Romano Prodi lo lancia oggi dalle pagine de L’Espresso.
Ed è un invito a favore dell’Europa, a poche settimane dalle elezioni che potrebbero consacrare il boom dei partiti sovranisti e di chi chiede una riforma (radicale) dell’Ue. “Serve un nuovo Risorgimento – dice l’ex premier – La bandiera dell’Europa, da affiancare a quella italiana. Nel mondo che non era ancora globale per difenderci bastava la bandiera italiana, ora ne servono due, c’è bisogno dell’Europa”. E per questo chiede a tutti gli italiani di appendere nelle case italiane la bandiera dell’Ue. La data indicata da Prodi è quella del 21 marzo, ovvero quando inizia la primavera.
Se qualcuno volesse fare facili ironie, si potrebbe ricordare a Prodi che ormai non ci son più le mezze stagioni. E secondo i sondaggi, le prossime elezioni europee di maggio potrebbero essere tutto tranne che la primavera dell’Europa.
Ad appoggiare l’idea dell’ex premier dell’Ulivo intanto si sono schierati alcune associazioni e sindaci di sinistra, da Beppe Sala a Leoluca Orlando. “Sentivo il bisogno di un momento che scaldasse i cuori e che non fosse di parte, perché l’Europa è di tutti gli italiani”, spiega Prodi. Il professore è convinto che in Italia e in Ue si stia assistendo ad un “indebolimento dei principi liberali e democratici” e che si stia andando verso “modelli diversi”, tipo il Brasile o la Turchia. Anche in Italia la democrazia sarebbe “fortemente minacciata”. Il motivo? “È forte il desiderio di autorità”, sostiene l’ex premier. Che oltre ad esporre la bandiera dell’Unione Europea fa la sua proposta per risollevare le sorti dell’Ue: indicare Angela Merkel come prossima guida della Commissione europea. “Potrebbe essere lei la nostra Thomas Becket – è sicuro Prodi – da uomo di potere alla corte del sovrano a vescovo convertito. Era considerata la custode degli interessi nazionali della Germania e la nemica dell’Europa, oggi ne può incarnare lo spirito”.