Quanto guadagnano preti e suore, svelata la cifra
Le opere di carità non esistono per cui i preti e le suore, pur essendo religiosi, non passano certo tutto il tempo negli istituti religiosi tanto per, ricevendo un compenso di non poco conto. La curiosità è tanta, specie in questi ultimi giorni in cui diverse agenzie stampa stanno battendo delle notizie che ci lasciano senza parole.
Sappiamo perfettamente quanto questo periodo sia duro per moltissimi italiani, alle prese con una crisi economica e finanziaria senza precedenti. In tanti non riescono ad arrivare a fine mese; in tanti non ce la fanno a sfamare i loro bambini, a riuscire ad assicurare loro i beni di prima necessità.
Una situazione insostenibile, in particolare se a lavorare è solo una persona e se c’è da sfamare una prole numerosa. E che dire degli aumenti i bolletta, su luce e gas ma anche sul costo del carburante? Ecco che, in questo scenario, spuntano notizie che lasciano un tantino basiti coloro che, per puro caso, vi si imbattono.
Si parla di stipendi di religiosi… un argomento indubbiamente scottante che, da sempre, incuriosisce. Si vuol capire a quanto ammontino i loro compensi e come vengano elargiti.
E’ stata svelata la cifra relativa ai guadagni di preti e suore. Non ci resta che scoprirla insieme, poiché sono certa che rimarrete letteralmente sbalorditi e increduli leggendo i dati forniti da diversi siti informativi attendibili.
Specie di questi tempi, è lecito, da parte di un comune cittadino, chiedersi se i religiosi pesino sulle loro tasche. Prima di addentrarci negli stipendi, va fatto riferimento al Motu Proprio di Papa Francesco, con cui Papa Bergoglio, 1° aprile del 202, ha deciso di applicare dei notevoli tagli allo stipendio di cardinali e altre figure religiose.
Quanto guadagnano i preti? Sulla base di quanto riportato da money.it , lo stipendio varia a seconda del livello di anzianità e del ruolo svolto. Più dettagliatamente, un prete semplice guadagna circa mille euro al mese, il parroco circa 1.200 euro al mese; il vescovo può raggiungere i 3 mila euro al mese; mentre i cardinali fino a 5 mila euro più bonus.
Il nostro Pontefice non percepisce uno stipendio perché Papa Francesco vi ha rinunciato, pur potendo attingere ad un fondo presso lo Ior che raccoglie donazioni ogni 29 giugno, il cosiddetto Obolo di San Pietro e con il quale vengono sostenute le opere benefiche sponsorizzate dal Santo Padre. I preti semplici e parroci possono anche essere insegnanti di religione, quindi svolgere altra attività lavorativa ed essere pagati secondo lo stipendio stabilito. Inoltre per loro è previsto il versamento della parte mancante per raggiungere il reddito che gli spetterebbe.
I preti militari, che dipendono dallo Stato italiano, possono arrivare a percepire uno stipendio di 4 mila euro al mese. Suore e frati non percepiscono lo stipendio come i preti per cui svolgono, in genere, attività esterne lavorando come infermiere o insegnanti, ricevendo uno stipendio adeguato alla professione svolta e derivante dai contratti collettivi di lavoro. Stesso discorso per i frati, che possono però svolgere un’attività retribuita nell’ambito della Diocesi, arrivano a guadagnare circa mille euro mensili.
Chi paga i preti? Non lo Stato ma l’Istituto centrale per il sostentamento del clero (Icsc): un organo della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) anche se, per correttezza, va detto che il sostentamento del clero avviene anche grazie ad altre entrate e in particolare da donazioni libere dei cittadini. La pensione dei preti viene pagata dall’Inps, mentre alle suore può essere erogata, qualora ne abbiano i requisiti, anche la pensione sociale.