Prossima pandemia, l’annuncio dell’Oms che fa tremare il mondo

Abbiamo ancora presente tutti noi quanto successo a cavallo tra il 2000 e il 2022 quando tutto il mondo è stato colpito dalla pandemia di Covid-19. E sicuramente nessuno vorrebbe tornare a vivere quello che è stato un autentico incubo.

Un incubo durato due anni da cui ancora oggi a fatica il mondo si sta riprendendo. Per molti di noi sembra una eternità quel periodo in cui eravamo letteralmente chiusi in casa senza la possibilità di uscire se non per espletare solo bisogni necessari come andare a fare la spessa oppure in ospedale o dal medico.

I governi di tutto il mondo per proteggere la popolazione dal contagio del Covid hanno introdotto dei lockdown molto duri, che però sono serviti a far diminuire il numero dei contagi anche se la svolta l’hanno data sicuramente i vaccini e le cure che sono state introdotte per questa brutta patologia.

Ancora oggi il Covid viene tenuto sotto controllo questo in quanto come ben sappiamo è capace di mutare molto rapidamente e sono infatti tantissime le varianti che dal 2020 ad oggi si sono diffuse nel mondo e fortunatamente non hanno mostrato una sintomatologia più grave delle prime.

L’OMS che è l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando tutto quello che sta succedendo nel mondo a livello di patologie trasmissibili e il pericolo pare ormai essere dietro l’angolo.

Andiamo a vedere che cosa ha riferito l’OMS potremmo essere vicini infatti ad un’altra clamorosa pandemia.

Secondo quanto appreso dalla stampa internazionale nei giorni 15 e 16 gennaio 2025 si è svolta una importante esercitazione a livello globale passata però inosservata. La notizia è stata riferita solo in queste ore sui principali media internazionali e ha fatto in brevissimo tempo il giro del mondo.

L’esercitazione chiamata “Exercise Polaris” ha avuto come obiettivo quello di testare la capacità di resistere ad una prossima pandemia delle singole nazioni. Secondo quanto affermato dalla stessa OMS nel corso della prossima pandemia “nessuno potrà farcela da solo”.

Per questo si deve studiare un sistema globale di risposta. Alla simulazione hanno preso parte oltre 350 esperti di emergenze sanitarie, provenienti da paesi come Canada, Germania, Pakistan, Nepal e Ucraina, con il supporto di enti internazionali come Africa CDC e UNICEF.

Tra i patogeni che potrebbero dare via ad una nuova pandemia c’è sicuramente quello dell’aviaria il quale virus ormai pare si stia preparando per passare dagli animali agli esseri umani e un virus dell’aviaria mutato potrebbe rappresentare un estremo pericolo per la popolazione di tutto il mondo.

Anche un nuovo coronavirus o un fungo resistente agli antibiotici potrebbe causare una nuova pandemia i cui effetti ad oggi non sono quantificabili ma i quali danni economici e sociali potrebbero essere addirittura peggiori di quelli avuti con il Covid-19 la cui pandemia rispetto ad altre relativamente è durata poco.

“Ora agiamo con più fiducia e coesione di prima” – ha detto la dottoressa Soha Albayat del Qatar. Insomma ci si sta preparando a rispondere alla prossima pandemia, che non si sa ovviamente quanto accadrà l’unica cosa sicura secondo l’OMS non è questione di se accadrà ma solo di tempo.

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