Professor Franco Berrino: il suo parere su alimentazione e diete

Perché le diete “moderne” tendono a non funzionare

O meglio, perché non funzionano nel lungo periodo. Perché effettivamente una persona che segue una dieta iperproteica può anche dimagrire 10 kg in un mese, ma poi, sistematicamente, si riprende peso.

Questo perché il meccanismo di queste diete iperproteiche è quello di intossicare il sistema nervoso, intossicano il centro dell’appetito, e quindi di fatto la gente mangia meno, e rimane con l’idea che sia meglio mangiare tante proteine. Questa concezione è sbagliata.

Studi importantissimi a livello sia europeo che americano hanno dimostrato che un elevata percentuale di proteine animali è un fattore che mette ad alto rischio di obesità. Chi invece consuma maggiormente cereali, frutta verdura e in misure più ridotte carne e pesce tende a rimanere nel peso-forma.

La dieta mediterranea tradizionale

Il dottor Berrino ci tiene a sottolineare l’aspetto tradizionale della dieta. Questo perché anni fa la carne era un lusso, non la si mangiava con la frequenza e sovrabbondanza di oggi, ma solo ogni tanto.

La dieta mediterranea tradizionale prevedeva tantissimi cereali, ogni giorno, e frutta e verdura in grande quantità. Da tenere sempre a mente che i cereali non devono essere raffinati!

Quindi meglio evitare la farina 0 e 00, e prediligere quella integrale, quest’ultima dopo qualche mese irrancidisce, quella raffinata invece sarà uguale a se stessa anche dopo 10 anni. Chissà perché.

Un altro aspetto di fondamentale importanza nella tradizionalità della dieta è il rispetto delle stagionalità. Questo è un aspetto importantissimo che da tempo si è perso. Fino a poco tempo fa, fino al grande sviluppo della tecnologia, l’uomo era costretto a rispettare la terra ed i suoi ritmi, eravamo obbligati a tener conto delle leggi della natura, non potevamo danneggiare la terra. Oggi invece possiamo farlo. Possiamo inquinare l’aria, l’acqua e tutto ciò che ci circonda e ci da sostentamento.

Il mondo funziona secondo leggi naturali e ci sono molti cicli del mondo naturale con cui si deve vivere in armonia. La soluzione individuale che abbiamo è quella di armonizzarci con la natura. Ovvero di rispettare le stagioni e cibarci delle varietà di alimenti che la natura ci fornisce nei suoi cicli.

Questo ci porta ad un alto livello di consapevolezza..

..consapevolezza che diventa giustizia
Essere realmente consapevoli significa scegliere il cibo che rispetta la terra, chiedersi quanto danno abbiamo fatto al pianeta producendo quel cibo prima di mangiarlo, chiedersi da dove viene quel cibo, quanto sono stati sfruttati dei bambini per quel cibo, quanto è stata sfruttata male la terra e il rispetto dell’ordine dell’universo.

Basate la vostra alimentazione prevalentemente su cibo di origine vegetale non industrialmente raffinato.

Dieta mediterranea e Sindrome Metabolica
Il più grosso problema di salute oggi nel nostro paese è la Sindrome Metabolica, questi i 5 fattori maggiormente riconoscibili (e ne bastano 3 per averla!):

circonferenza vita larga
colesterolo “buono” basso
trigliceridemia
pressione arteriosa alta
iperglicemia
Questa sindrome è problematica perché aumenta il rischio di diabete e di malattie del cuore, ma aumenta anche il rischio di cancro,di alzheimer, di ictus e altre malattie ancora. Ed è molto diffusa: circa il 30% della popolazione adulta in Italia ha la sindrome metabolica.

Come prevenire o curare la sindrome metabolica? Dieta mediterranea tradizionale e almeno un’ora di attività fisica al giorno. Tutto qui.

Il sistema è enormemente influenzato dalle lobby farmaceutiche
Negli ultimi anni la speranza di vita si è alzata moltissimo, questo anche grazie agli sviluppi della medicina, che tiene in vita (occhio, in vita, non in salute) persone con condizioni patologiche croniche. Ma le condizioni patologiche croniche non sono mica obbligatorie ci ricorda Berrino. Non è mica detto che invecchiando dobbiamo obbligatoriamente ammalarci di qualcosa.

Queste patologie, nella stragrande maggioranza dei casi, potrebbero essere prevenute, semplicemente cambiando le proprie abitudini e stile di vita. Il 90% delle persone anziane prende almeno un farmaco al giorno per delle patologie che sarebbero perfettamente prevenibili e curabili semplicemente con il cambiamento dello stile di vita.

Perché così poca consapevolezza negli ospedali?
Il professor Berrino ha una sua ipotesi, non molto incoraggiante: “La sanità è il più grande mercato nazionale..mettiamola così: se noi ci ammaliamo, aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo spread. La sanità è la più grande industria nazionale, non c’è direttamente un interesse economico nei confronti della prevenzione. Il mercato della sanità ha interesse perché noi ci ammaliamo!”.

L’ambiente medico inoltre è influenzato pesantemente dalla pressione culturale ed economica; ed infatti ai nostri ammalati in ospedale diamo da mangiare spesso e volentieri alimenti che sarebbe meglio evitassero. Per dirla con le parole del professore “Una commistione di stupidità, interessi ed ignoranza.”

È anche vero, e questo è da sottolineare, che quando c’è una condizione acuta della patologia i farmaci sono utilissimi e vanno usati, almeno per un’azione tempestiva, e questo vale anche per le cure mediche.

I consigli per rimanere in forma del prof. Berrino
Dedicare uno spazio quotidiano all’attività fisica.
Non mangiare porcherie; se si evita il cibo spazzatura è molto più facile rimanere in forma, per esempio le bevande zuccherate, in cui sono compresi i succhi di frutta zuccherati, e i vari prodotti industriali: patatine, salatini ecc.
Evitare i cibi pronti , ovvero quelli che puoi mangiare senza prepararli e cucinarli. Fanno male perché troppo ricchi di zucchero, di sale, di grassi di cattiva qualità e di margarine, che sono le cose contro cui combatte l’organizzazione mondiale della sanità ma sono proprio quelle che vanno incontro al gusto della maggior parte della gente e che servono per far sembrare buono un cibo di bassa qualità.
Per rimanere in forma a lungo termine ridurre il consumo di prodotti animali.
Il problema del pesce è che è inquinato, ma se siete certi della sua provenienza e salute è comunque un buon alimento (senza esagerare nella frequenza).
Non c’è bisogno di mangiare tanto, l’importante è garantirsi la varietà che le stagioni ci mettono a disposizione.
Guarda il video in cui Franco Berrino ci spiega i livelli di consapevolezza nell’alimentazione