“Perché li ho uccisi”. Anziani trovati morti in casa, l’agghiacciante confessione del figlio Luca
In un tragico episodio che ha sconvolto la comunità di Fano, Luca Ricci, 50 anni, è stato fermato e portato in carcere dopo aver confessato l’omicidio dei suoi genitori, Luisa Marconi e Giuseppe Ricci, conosciuto come Giorgio. I due pensionati sono stati ritrovati senza vita nella loro abitazione lunedì mattina, in circostanze che hanno subito destato sospetti. L’allarme era stato dato proprio da Luca, il quale ha inizialmente negato qualsiasi coinvolgimento, per poi crollare dopo un lungo interrogatorio.
Luca Ricci, metalmeccanico e padre di due adolescenti di 15 e 17 anni, aveva inizialmente negato di avere un ruolo nella tragedia, ma le sue dichiarazioni sono diventate sempre più incoerenti con il passare delle ore. Sottoposto a un intenso interrogatorio di 12 ore, Ricci ha cominciato a rispondere alle domande con frequenti “non ricordo”, finché alla fine ha confessato l’orribile verità davanti alla procuratrice Maria Letizia Fucci e alla Squadra Mobile: ha ucciso i genitori perché non volevano dargli ulteriori soldi dopo che li aveva già portati alla perdita della loro casa a causa dei suoi debiti.
Omicidio Fano, “perché ho ucciso i miei genitori”
La scena del crimine è agghiacciante: il padre, Giuseppe Ricci, 75 anni, è stato trovato con la testa fracassata da un corpo contundente, mentre la madre, Luisa Marconi, 70 anni, è stata soffocata, presumibilmente strangolata. Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio potrebbe essere avvenuto tra le 7:30 e le 8:30 di lunedì mattina. I vigili del fuoco, intervenuti per un’apertura porta dopo l’allarme lanciato da Luca, hanno scoperto i cadaveri nella villetta di via Fanella.
Dietro al duplice delitto sembrerebbe esserci una situazione economica disperata. La casa dei coniugi Ricci era stata venduta all’asta a settembre per garantire debiti di circa 60.000 euro accumulati da Luca. Proprio il giorno dell’omicidio, i genitori avrebbero dovuto incontrare il nuovo proprietario dell’abitazione.
Il vicino di casa e amico di Luca, Mirko Barduagni, ha descritto Ricci come una persona buona e tranquilla, incapace di atti violenti. “Un bravo padre che non ha mai fatto mancare nulla ai figli, nonostante i problemi,” ha dichiarato Barduagni. “Con i genitori era molto legato. Però vai a sapere a volte cosa scatta nella testa delle persone.”
Luca Ricci, trasferitosi al piano superiore della casa dei genitori dopo la separazione dalla moglie nel 2018, ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà. Il caso ha scosso profondamente la comunità di Fano, lasciando un senso di incredulità e dolore. Le indagini continuano per chiarire tutti i dettagli di questa tragedia familiare, mentre la città cerca di fare i conti con un evento che ha sconvolto profondamente il suo tessuto sociale.