Papa Francesco si mostra in foto, interviene lo specialista e spiega la mano gonfia
Sono trascorsi 31 giorni dal ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale. La degenza del Pontefice si è rivelata complessa, richiedendo terapie farmacologiche mirate, ossigenoterapia ad alti flussi e ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.
Tuttavia, le sue condizioni stanno mostrando un miglioramento progressivo, come confermato dagli ultimi bollettini medici. Le terapie respiratorie e motorie a cui si sottopone quotidianamente stanno favorendo un recupero graduale. Fonti vicine al Vaticano assicurano che il Pontefice stia rispondendo bene ai trattamenti e che il quadro clinico sia stabile e in continua evoluzione positiva.
L’attenzione della comunità cattolica e della politica internazionale resta alta, con numerosi messaggi di vicinanza e preghiere per la sua pronta guarigione. Non è ancora stata fissata una data per le dimissioni, ma gli aggiornamenti medici confermano che il Papa continuerà le cure fino a un recupero ottimale.
Un segnale incoraggiante è arrivato il 16 marzo, quando il Vaticano ha diffuso la prima fotografia ufficiale del Papa dall’inizio del ricovero. Nell’immagine, Francesco è ritratto di spalle, seduto su una sedia a rotelle, mentre celebra la messa nella cappella privata dell’ospedale.
Questo scatto ha offerto un simbolo di speranza ai fedeli di tutto il mondo, mostrando la determinazione del Santo Padre nel continuare il suo ministero spirituale nonostante la degenza. Tuttavia c’è un dettaglio che non è passato affatto inosservato. Come mai il Pontefice ha una mano così gonfia?
Dopo 31 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, la prima foto di Papa Francesco mostra un’immagine del Pontefice che, sebbene segnali ancora fragilità, lascia intravedere un miglioramento. Tuttavia, c’è proprio un dettaglio che non è passato inosservato: la mano gonfia.
A tal proposito, una spiegazione l’ha fornita Nicola Montano, presidente della Società Italiana di Medicina Interna (Simi). Secondo Montano il gonfiore alla mano potrebbe essere dovuto all’accumulo di liquidi causato dalle terapie endovena o dall’idratazione prolungata.
Potrebbe anche trattarsi di un gonfiore locale dovuto alle flebo, che talvolta vengono applicate sulla mano. Tuttavia, precisa Montano, se il rigonfiamento riguardasse il polso, non ci sarebbe nulla di anomalo. Anche il volto del Papa appare leggermente gonfio. Per quale motivo?
Secondo l’esperto non è una novità: già prima del ricovero il Pontefice mostrava un certo gonfiore, probabilmente dovuto alle terapie cortisoniche per i suoi problemi polmonari. Il cortisone, infatti, può causare ritenzione di liquidi e gonfiore. Nonostante ciò, il profilo del volto non sembra particolarmente alterato né presenta segni di deperimento evidente.
Nel complesso, considerando il lungo periodo di degenza e le patologie croniche di cui soffre, il fatto che Papa Francesco sia in grado di svolgere alcune attività, seppur seduto, rappresenta un segnale positivo. Tuttavia, è ancora presto per ipotizzare una data di dimissione dall’ospedale. Secondo Montano, il Papa dovrà essere in grado di respirare in modo più autonomo prima di lasciare il Gemelli. L’elemento chiave sarà l’interruzione della ventilazione ad alti flussi di ossigeno, un passo necessario per il rientro in Vaticano. Inoltre, sarà necessario un lungo periodo di degenza prima che riprenda a pieno ritmo le sue attività.