Papa Francesco, a poche ore dal decesso arriva la decisione della chiesa
Gli ultimi mesi sono stati particolarmente duri per il Pontefice, costretto ad un lungo e travagliato ricovero presso il Policlinico Gemelli. Era stato dimesso lo scorso 23 marzo, ma dopo quasi un mese di riabilitazione, Papa Francesco si è spento ieri, 21 aprile 2025. Con la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta nella sua residenza di Casa Santa Marta, si chiude un pontificato che ha profondamente segnato la storia recente della Chiesa cattolica.
Jorge Mario Bergoglio, 266º Vescovo di Roma e primo Papa gesuita e sudamericano, è deceduto a causa di un ictus seguito da un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Le sue ultime ore sono trascorse in silenzio, circondato da alcuni stretti collaboratori e dal team medico che lo ha assistito nelle sue fragili condizioni di salute.
La sua scomparsa segna l’inizio ufficiale della Sede Vacante, il periodo di transizione in attesa dell’elezione del nuovo Pontefice. Il corpo del Santo Padre è stato composto nella cappella di Santa Marta, dove ha celebrato messa per dodici anni, e sottoposto al rito della tanatoprassi per garantirne la conservazione decorosa durante l’esposizione.
Nella serata di ieri si è svolto il rito della deposizione nella bara, alla presenza del cardinale camerlengo Kevin Farrell, del decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re e del maestro delle cerimonie monsignor Diego Ravelli. L’appartamento papale e gli ambienti in uso al Pontefice sono stati sigillati, in conformità con il protocollo previsto dalla Universi Dominici Gregis.
I funerali si svolgeranno sabato 26 aprile in piazza San Pietro e saranno presieduti dal cardinale Angelo Comastri. A pochissime ore dal decesso del Pontefice è arrivata l’inattesa decisione della Chiesa. Cosa sta succedendo?
Papa Francesco ha deciso di non riposare nelle Grotte Vaticane, come la maggior parte dei suoi predecessori del Novecento, ma nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Questa scelta rappresenta una significativa eccezione nella storia della Chiesa e riflette il carattere del suo pontificato: fedele alla tradizione ma capace di gesti inaspettati.
La sua sepoltura in una basilica mariana, piuttosto che nella tomba sotto San Pietro, sottolinea il suo legame personale con la Madonna e il desiderio di un approccio più semplice e pastorale. La decisione di farsi seppellire a Santa Maria Maggiore è legata soprattutto alla profonda devozione di Francesco per la Madonna Salus Populi Romani, l’icona mariana custodita nella basilica.
“La mia grande devozione“, ha detto più volte il Papa, che vi si recava in preghiera prima e dopo ogni viaggio apostolico. Inoltre, la scelta rispecchia il suo stile sobrio, lontano dagli sfarzi tradizionali, in linea con una Chiesa “povera e per i poveri”. Intanto la Chiesa ha preso in queste ore un’importante decisione per i fedeli. Di cosa si tratta?
Mercoledì 23 aprile la salma del Pontefice sarà trasferita nella Basilica di San Pietro per permettere ai fedeli di tutto il mondo di rendergli omaggio. La data è stata indicata come la più probabile dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. Le modalità precise della traslazione saranno definite durante la prima Congregazione Generale dei Cardinali.
Successivamente, come detto, la salma del Pontefice troverà la sepoltura a Santa Maria Maggiore. Non è solo un luogo mariano, ma anche un simbolo di due grandi spiritualità care a Bergoglio: quella francescana e quella gesuita. La sua tomba non sarà tra quelle dei papi più recenti, ma in un luogo che parla della sua spiritualità personale e del suo impegno per una Chiesa più umile e missionaria. Una scelta che, come il suo regno, lascerà un segno profondo nella storia della Chiesa.