Pandoro Gate, la decisione di Chiara Ferragni
Il pandoro gate, per mesi e mesi, è stato al centro di servizi giornalistici, televisivi e a mezzo stampa, dividendo fortemente l’opinione pubblica sui social e infiammando il popolo del web, tra fan e haters. Sappiamo tutti che, nei confronti di Chiara Ferragni la procura di Milano ha aperto un’ inchiesta per truffa aggravata, in relazione alla vendita del pandoro Balocco griffato da parte sua.
Prima di capire cos’è successo, ripercorriamo, brevemente, cosa è avvenuto in questi mesi. Coloro che hanno seguito il caso sin dagli albori, ricorderanno che era stato dichiarato che il ricavato della vendita dei pandori, a prezzo maggiorato, sarebbe servito alle donazioni all’ospedale pediatrico torinese Regina Margherita, per l’acquisto di nuovi macchinari.
Eppure l’azienda aveva già effettuato la donazione prima che il pandoro associato a Chiara Ferragni venisse commercializzato. Proprio per questo, nei confronti della Ferragni ha preso il via l’accusa di aver ingannato i consumatori.
Di tempo ne è passato e, di mezzo, c’è stata anche la fine del matrimonio con Fedez, per cui di Chiara si è continuato a parlare, mentre l’inchiesta è proseguita, come ben noto.
Poco fa, è arrivata la decisione della Ferragni sul pandoro gate.
In merito al pandoro gate e alla vendita delle uova Dolci Preziosi, in queste ore, è arrivato l’accordo tra Chiara Ferragni e il Codacons, in cui l’influencer e imprenditrice digitale dovrà risarcire i consumatori, rappresentati dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, oltre a versare 200 mila euro in beneficenza ad un ente che si occupa di aiutare delle donne vittime di violenza.
Il pandoro gate è finito a tarallucci e vino, come il Corriere della sera mette nero su bianco. L’accordo è stato chiuso nell’ambito nell’indagine della procura di Milano su un presunta truffa aggravata della Ferragni riguardante il pandoro «Pink Christmas» e le uova di cioccolato pasquali, nella quale l’ influencer è tra gli indagati.
Va precisato che il Codacons, che revocherà la querela, è parte offesa. La procura, col ritiro delle querele, potrebbe riconsiderare le accuse alla Ferragni.
All’interno di una nota, è riportato: “L’accordo segna la duplice volontà delle Parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, istaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse”
Sempre all’interno della nota è scritto: “Chiara Ferragni è da sempre particolarmente sensibile al tema. Codacons stesso sta realizzando il progetto “Oltre il Silenzio” per assistere e supportare le vittime di violenza di genere nel nostro Paese e che si concluderà con un importante evento nazionale cui parteciperà anche la stessa Chiara Ferragni“. Le parti fanno sapere che il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi contatteranno i consumatori in modo che questi possano ottenere il risarcimento. Lo scottante pandoro gate è arrivato ad una soluzione, a quanto pare!